Rizzoli: "VAR a chiamata un'idea a cui pensiamo. Il calcio non è scienza, ci saranno sempre dubbi"

29.06.2020 13:58 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Rizzoli: "VAR a chiamata un'idea a cui pensiamo. Il calcio non è scienza, ci saranno sempre dubbi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nicola Rizzoli, designatore arbitrale, è intervenuto nel corso della trasmissione Radio Anch'io Sport in onda su Radio Rai, parlando di VAR e non solo, partendo dall'analisi delle richieste del patron della Fiorentina Rocco Commisso, che ha chiesto un utilizzo del VAR a chiamata: "Potrebbe essere una cosa da considerare. Non è un'idea che ci vedrebbe contrari ma la scelta deve essere fatta dall'IFAB, che decide le regole. In Italia ci sono molte più polemiche, è un discorso culturale rispetto agli altri Paesi. Non avrei nulla contro ma siamo all'interno di una competizione europea e mondiale. Al momento non è un argomento in discussione. Non so se si toglierebbero le polemiche".

Perché gli arbitri non vanno a rivedere gli episodi dubbi?
"La cosa da dire è che guardando le statistiche, i numeri, si capisce che non essendo il calcio una scienza i dubbi resteranno sempre. Si dovrebbe magari andare a rivedere troppe azioni. Sul protocollo c'è scritto di andare a rivedere gli errori chiari ed evidenti, per questo motivo non sempre gli arbitri vanno a rivedere le azioni".

Può essere migliorato il VAR?
"Il ruolo del VAR non è ancora professionale, nel giro di qualche anno saranno tutti professionisti. L'arbitro preferisce chiaramente non sbagliare, bisogna in questo caso applicare un protocollo che è molto restrittivo proprio per il "grave ed evidente errore". Il protocollo può essere migliorato, il progetto VAR è giovane e quindi anche attraverso gli errori verrà perfezionato".