La Top XI crociata degli anni “Dieci”: il tridente è da sogno

01.01.2020 08:00 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
La Top XI crociata degli anni “Dieci”: il tridente è da sogno

Dieci anni, tremilaseicentocinquanta giorni, più di duecento calciatori e quattro categorie diverse: queste, in numeri, le ultime dieci stagioni di calcio del Parma, che ha aperto e chiuso il suo decennio in Serie A. Scegliere solamente undici giocatori (e un allenatore) che potessero rappresentare al meglio i valori crociati non è stato per nulla semplice, soprattutto lasciare fuori alcuni giocatori che hanno fatto (e stanno facendo) la storia di questo Parma. Di seguito la Top11 degli anni “dieci”, che vede esclusioni eccellenti (e dolorose) ma che, al netto degli alti e dei bassi, rappresenta al meglio gli ultimi dieci anni di storia del Parma:

PORTIERE - ANTONIO MIRANTE: 204 presenze per sei stagioni in maglia crociata, Antonio Mirante è probabilmente il portiere più rappresentativo degli ultimi dieci anni crociati. Arrivato in Emilia nel 2009, nell’anno della B, il portiere campano diventa un insostituibile per i mister Guidolin e Donadoni, vivendo anni splendidi in maglia crociata, quasi sempre in lotta per la parte sinistra della classifica.

TERZINO DESTRO - SIMONE IACOPONI: Uno dei baluardi del Parma attuale, lo schieriamo come terzino destro perché è un ruolo che a Parma ha ricoperto egregiamente, seppur da centrale abbia fatto vedere il suo meglio. Uno dei simboli della risalita, Iacoponi arriva a Parma nel gennaio 2017, scendendo di categoria dalla B alla Lega Pro e non uscendo più dal roster del titolari di mister D’Aversa. Dopo i sei mesi in Lega Pro e il buon campionato di B, Iacoponi esplode in Serie A, categoria fino ad ora a lui sconosciuta (fatta eccezione per una presenza nel 2008) mettendo 55 presenze in fila nel massimo campionato italiano, battendo quasi un record avendo segnato una rete in Lega Pro, in B, in Coppa Italia e anche in Serie A, quest’anno contro il Bologna.

CENTRALE - ALESSANDRO LUCARELLI: Chi se non il Capitano, con la C maiuscola, a guidare la difesa e il Parma in questa Top11 del decennio. Simbolo per eccellenza della rinascita crociata, dopo il fallimento Lucarelli decide di rimanere a Parma, città abbracciata nel luglio 2008. Lucarelli, 350 presenze e 22 reti in maglia crociata, ha dato il suo addio al calcio a missione compiuta, dopo la meravigliosa notte di La Spezia che ha riconsegnato al Parma la categoria che più merita.

CENTRALE - GABRIEL PALETTA: 136 presenze e sei reti in maglia crociata, Paletta è stato uno dei titolari inamovibili del primo lustro del decennio che si sta concludendo. Arrivato nel 2010 dal  Boca Juniors, Paletta si dimostra uno dei centrali di difesa più importanti del campionato, arrivando anche a conquistarsi la maglia della Nazionale e a disputare il mondiale del 2014 in maglia Azzurra. Dopo il fallimento decide di accasarsi al Milan, proseguendo poi la sua carriera in Cina, prima di tornare in questo autunno in Italia, al Monza.

TERZINO SINISTRO - CRISTIAN ZACCARDO: Un altro adattato, dopo Iacoponi. Zaccardo, campione del mondo nel 2006, decide di tornare in Italia dopo l’avventura tedesca al Wolfsburg e tra il 2009 e il 2013 veste la maglia crociata per 123 volte, segnando dieci reti. Proposto spesso come centrale, oltre che come terzino (destro), Zaccardo impressiona nel Parma di Guidolin, conquistandosi una chiamata dal Milan ma non dalla Nazionale di Prandelli, il suo grande rimpianto.

MEZZALA DESTRA - MARCO PAROLO: Solo due stagioni per Parolo in maglia crociata, tra il 2012 e il 2014, con 74 presenze e 11 reti, di cui una indimenticabile, nel 2-1 del Tardini contro il Milan. Perno fondamentale del centrocampo di Donadoni, Parolo si guadagna la Nazionale (con cui andrà ai mondiali) e la chiamata della Lazio, squadra in cui oggi milita.

REGISTA - JAIME VALDES: Inizialmente avevo scelto Matteo Scozzarella, uno dei simboli della risalita crociata e (ad oggi) il titolare di questo Parma, vista la grande incidenza che porta la sua presenza in campo dal primo minuto. La scelta finale però è ricaduta su Jaime Valdes, El Pajarito, giocatore dal talento cristallino che ha vestito la maglia gialloblù dal 2011 al 2014. Centrocampista di grande fantasia, gioca due grandi stagioni sotto Donadoni, arrancando un po’ di più nell’ultima, quando lascerà Parma per tornare nel suo amato Cile. 54 presenze e sei reti per lui.

MEZZALA SINISTRA - DANIELE GALLOPPA: Cosa sarebbe stato senza tutti quegli infortuni… Questa è un frase che spesso ci accompagna quando parliamo di questo centrocampista laziale, cresciuto nella Roma e diventato grande a Siena e parzialmente a Parma. Due crociati in tre anni ma tante prestazioni di grande livello, prima sotto Guidolin e poi sotto Donadoni.

TREQUARTISTA - ANTONIO CASSANO: Solo due anni in maglia Parma, ma due anni di puro divertimento, follia e anche qualche uscita a vuoto. Ma questo è “Fantantonio”, uno che con la maglia del Parma è tornato ad esprimersi ai massimi livelli in carriera ma che ha abbandonato la nave nel momento di maggior difficoltà. Diciotto gol in 57 presenze, protagonista della straordinaria cavalcata che aveva regalato (sul campo) al Parma l’Europa League, poi tolta dai tribunali.

TREQUARTISTA - SEBASTIAN GIOVINCO: La “formica atomica”, esplosa definitivamente in Emilia. 66 presenze e ventidue reti fra il 2010 e il 2012, talmente convincente a Parma da tornare come pedina importante nella Juventus campione d’Italia di Antonio Conte. Un anno da capocannoniere, qualche magia su punizione, assist come pioggia e tante standing ovation: questi i due anni gialloblù di Seba.

ATTACCANTE - AMAURI: Anche qui sono tante le esclusioni eccellenti: da Baraye a Calaiò, passando per un Crespo non nel miglior periodo della sua carriera ma pur sempre Crespo. Amauri è l’uomo dell’Europa League, l’uomo che con una doppietta contro il Livorno nel campionato 2013-2014 regalò la matematica qualificazione in Europa al Parma. Arrivato nel 2011, aiutò la squadra a raggiungere una salvezza tranquilla, per poi proseguire con una buona media rete per i successivi anni con Donadoni. 25 reti in tre anni e mezzo, poi la fase calante della carriera coincisa con l’addio.

ALLENATORE - DONADONI E D’AVERSA: Un po’ come chiedere se vuoi più bene a mamma o papà. Uno è l’allenatore che ha portato il Parma più in alto negli ultimi dieci anni, l’altro è il condottiero che ha riportato il Parma in Serie A e che sta portando la squadra attuale ad un’altra salvezza tranquilla. Due uomini molto diversi ma due ottimi allenatori che a modo loro hanno fatto (e stanno facendo) la storia del Parma.

PARMA (2010-2019) 4-3-2-1: Mirante; Iacoponi, Lucarelli, Paletta, Zaccardo; Parolo, Valdes, Galloppa; Giovinco, Cassano; Amauri. Allenatori Donadoni-D’Aversa.

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