Focus - Un anno e due Parma (e gli infortuni non c'entrano): prima e dopo Udine

25.05.2019 12:08 di  Daniele Dosi   vedi letture
Focus - Un anno e due Parma (e gli infortuni non c'entrano): prima e dopo Udine
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Si sostiene da più parti che gli infortuni abbiano caratterizzato l'andamento deludente del Parma nel girone di ritorno. Questo è vero solo in parte. I numeri e come sono maturati alcuni risultati, infatti, danno anche un'altra chiave di lettura alla stagione di Alves e compagni. Prima della vittoria a inizio girone di ritorno a Udine, il Parma aveva infatti ottenuto sette vittorie, quattro pareggi e otto sconfitte. 25 punti frutto anche di successi importanti ottenuti fuori dalle mura amiche (Inter, Genoa, Torino e Firenze) e incassati a dispetto di soli diciassette gol segnati e ventitré subiti. Dopo Udine e fino ad oggi, invece, il vuoto: ventuno gol segnati (dunque in parte in linea con la prima parte della stagione) ma ben trentacinque subiti. La difesa, punto di forza, è dunque diventata il punto dolente. E, sebbene vi siano stati alcuni sussulti (vedi partite recuperate contro Juve, Milan e Sampdoria) è soprattutto vero che il Parma nel girone di ritorno ha subito soprattutto delle rimonte come per esempio contro Spal, Empoli o Cagliari. Numeri che, tradotti, hanno portato a otto sconfitte (una delle quali rimediata contro un Frosinone con un piede in B), sette pareggi (uno addirittura contro il Chievo già retrocesso) e solo due vittorie (entrambe molto sofferte contro Genoa e Fiorentina e, a essere onesti, piuttosto casuali).

Che cosa è dunque accaduto con i tre punti di Udine?

È accaduto che il Parma, una volta raggiunto ventotto punti e la parte sinistra della classifica, al netto degli infortuni che hanno tenuto lontano dai campi giocatori del calibro di Inglese e Gervinho, abbia creduto di essere salvo con largo anticipo sebbene tutti gli addetti ai lavori si affrettassero a dichiarare davanti alle telecamere che l'obiettivo era lontano dall'essere messo al sicuro. In merito a ciò, lo stesso D’Aversa ha dichiarato pochi giorni fa che "il nostro campionato vada suddiviso nel girone di andata e nel ritorno: in quello d'andata abbiamo fatto qualche di incredibile e il successo di Udine ci ha fatto mollare incosciamente”. Questo dunque dovrà far riflettere la dirigenza nella prossima sessione di mercato andando anche a investire non solo dal punto di vista tecnico ma anche dell'esperienza nella gestione di situazioni difficili: come infatti dicevano gli antichi romani "bis peccare in bello non licet" ovvero in guerra non è permesso sbagliare due volte.