PL - Pizzi: "Bilancio del Settore Giovanile positivo. Ribaltone doloroso, ma sta dando i suoi frutti"

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26.01.2017 12:03 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
PL - Pizzi: "Bilancio del Settore Giovanile positivo. Ribaltone doloroso, ma sta dando i suoi frutti"
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

In una lunga intervista concessa ai nostri microfoni, il responsabile del Settore Giovanile del Parma Fausto Pizzi si è detto soddisfatto del lavoro svolto sin qui dalle formazioni che compongono la Cantera crociata: "Il bilancio è molto positivo, siamo contenti. Ad un anno dalla ripartenza, abbiamo messo in campo dei gruppi molto competitivi e recuperato la categoria dei professionisti. Stiamo svolgendo un ottimo lavoro".

Malgrado la classifica non sia proprio eccezionale, la Berretti sta dimostrando di avere carattere. Merito di Morrone, che ha avuto modo di farsi apprezzare anche dalla Prima Squadra:
"Vero. Noi l'abbiamo detto sin da subito: ci interessa poco il risultato, volevamo anticipare un pochettino i tempi nella rincorsa delle categorie, sperando che il Parma torni il più presto possibile dove noi tutti ci auguriamo. E' chiaro che la nostra intenzione è quella di farci trovare pronti con delle squadre attrezzate, e questo potevamo farlo solamente mettendo in campo, nelle categorie principali, delle squadre sotto età".

Sin qui avete concluso quattro operazioni di mercato, di cui una in entrata:
"Sì, non volevamo cambiare molto i gruppi, perché pensiamo che il lavoro si veda nell'arco di una stagione. Abbiamo soltanto accontentato qualche ragazzo che chiedeva più spazio. Abbiamo dato via Contu, che era l'unico '98 che avevamo in rosa. Veniva da un infortunio molto molto grave, ma ora sta bene: volevamo che avesse l'opportunità di dimostrare coi grandi quali sono le sue possibilità di crescita".

Dobbiamo aspettarci qualche altro acquisto, magari da club di categorie superiori?
"No, perché intendiamo continuare a valorizzare il territorio".

Quindi la strategia rimane sempre la stessa?
"Esattamente. Si prosegue in questa direzione, in attesa di crescere parallelamente con gli obiettivi che la Prima Squadra raggiungerà".

A proposito di giovani provenienti da club di categorie superiori, a Parma è arrivato Edera, un attaccante che lei conosce abbastanza bene:
"Sì, è un giocatore che ho affrontato diverse volte a livello di Primavera, quando giocava nel Torino. Ha qualità tecniche importanti, è un mancino a cui piace giocare a piede invertito a destra. Spero possa far vedere le sue qualità anche in maglia crociata".

Dopo la sosta natalizia, Mastaj ha giocato un'amichevole con la Berretti. Dobbiamo considerarlo ancora un giocatore della Prima Squadra?
"Sì, fa parte della rosa dei grandi, viene gestito da mister D'Aversa e dal suo staff. Qualche volta ha giocato con la Berretti, ma è a tutti gli effetti un giocatore della Prima Squadra".

Anche Dodi ormai si allena stabilmente con la Prima Squadra. Dobbiamo aspettarci il suo esordio ufficiale coi grandi?
"Al di là di tutto, il nostro compito è quello di farci trovare pronti nell'eventualità in cui alla Prima Squadra serva qualcosa. Ed effettivamente ci siamo fatti trovare pronti, si sono fatti trovare pronti i nostri staff tecnici: tutti nel momento di difficoltà hanno dato una grandissima mano. In ogni caso, se ci sarà la possibilità di veder giocare coi grandi qualche nostro ragazzo, ne saremmo felici".

Le è dispiaciuto per l'addio di Coric? E' un portiere che lei ha visto crescere in Primavera:
"Sì, ero legato affettivamente a lui, perché l'ho allenato per due anni. L'ho salutato con affetto, augurandogli tutto il bene di questo mondo. Però è chiaro che, con l'arrivo di un altro portiere (Frattali, ndr), la strada per lui era completamente chiusa".

Rimanendo sul tema addii, si aspettava l'esonero di Minotti, Galassi e Apolloni, e le dimissioni di Scala? Lei è l'unico superstite di quella 'squadra':
"E' un percorso tecnico che si è invertito, però sono arrivati subito dei risultati: col senno di poi, la scelta ha dato obiettivamente dei vantaggi. E' chiaro che, anche affettivamente, mi è dispiaciuto molto per le persone che sono andate via, però la vita professionale prosegue. In ogni caso abbiamo avuto la sensazione che la società fosse molto molto contenta del Settore Giovanile, e questo non può che farci piacere".

Subito dopo l'addio di Minotti, si è parlato con insistenza del ritorno a Parma di Palmieri. Vi siete sentiti in quel periodo?
"No, ma lo vedo spesso sui campi, perché nei campionati regionali Parma e Sassuolo si affrontano spesso. Parliamo sempre di giocatori, ma non abbiamo mai affrontato il discorso Parma".

Secondo lei che cosa è cambiato con D'Aversa?
"La squadra, fin da subito, ha dato la sensazione di avere mentalmente un approccio diverso alle partite: le comanda, subisce poco gli avversari ed è consapevole della propria forza. Probabilmente si è adattata alla Lega Pro, ha capito quali sono gli elementi per affrontare al meglio questo campionato difficile".

Chiudiamo parlando del Parma femminile. Come spiega le difficoltà delle ragazze in campionato? L'obiettivo stagionale ora è la Coppa Emilia?
"E' stata una stagione un po' sfortunata, costellata da diversi infortuni, tra cui quello di Stella Botti, la quale, come dice il nome, è un po' la nostra stellina: ha subito un problema a livello di schiena e ha saltato praticamente tutta la prima parte di stagione. Speriamo di fare una seconda parte diversa, abbiamo questa semifinale di coppa molto importante contro il Riccione. In ogni caso, al di là dei risultati, i programmi non cambiano: abbiamo intenzione di fare della nostra squadra femminile un punto di riferimento nel territorio. Nei nostri progetti c'è anche quello di creare un bacino di giocatrici giovani, per poi rifornire la Prima Squadra".

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