PL - Felipe: "Ripartirei da Kucka, Kurtic e Iacoponi. Con D'Aversa in panchina"

04.05.2021 17:30 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL -  Felipe: "Ripartirei da Kucka, Kurtic e Iacoponi. Con D'Aversa in panchina"
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© foto di Federico Gaetano

Per lui, dal 2013 al 2015, sono state 33 le presenze con 1 rete con la maglia del Parma: un'esperienza vissuta tra alti e bassi in crociato, terminata con la rescissione poco prima del fallimento del club. Parliamo di Felipe Dal Bello, difensore classe 1984, che prova ad analizzare quanto accaduto al Parma in questa stagione ai microfoni di Parmalive.com.

Che sensazioni ci sono dopo la retrocessione aritmetica in B?
“Sono molto dispiaciuto. So che il progetto di Krause è quello di far tornare il Parma una squadra competitiva, come un tempo, e mi dispiace per l’attuale organico comunque composto da giocatori molto validi, tra cui Kurtic, che non sono riusciti a ottenere la salvezza”.

Quali gli errori principali di quest'anno?
“Non saprei dirlo. Penso ci siano stati un insieme di fattori. Rispetto allo scorso anno il Parma aveva in organico alcuni giocatori che erano già in squadra da qualche stagione. Probabilmente è mancato il gruppo, come quello che si creò quando giocavo io con la maglia gialloblù, che ricordo ancora con molto piacere. Ero in un gruppo devastante formato da Gobbi, Lucarelli, Cassano, Paletta, Palladino, Galloppa e Mirante. Con dei leader in grado di trascinare gli altri. Lucarelli è sempre stato un perno molto importante per la nostra squadra. Probabilmente è mancata questa unione e complicità”.

Da quali uomini ripartire immediatamente?
“Innanzitutto occorre valutare l’intenzione dei singoli. Alcuni di loro hanno sempre giocato in Serie A. Io non avrei avuto problemi a rimanere in Serie B col Parma, perché mi sono sempre trovato bene nella città emiliana e nella squadra ducale, nonostante le problematiche vissute. Dipende tutto dalla volontà dei giocatori, ma penso che Kucka, Kurtic e Iacoponi possano trasmettere i valori giusti a coloro che arriveranno”.

C'è un tecnico emergente a cui affiderebbe la guida del club in B?
“Non mi viene in mente. Penso sia difficile portare a Parma i tecnici emergenti di Serie A che hanno fatto bene in questa stagione. Penso ad esempio a Italiano, che a me piace tanto. Anche valutando quelli che sono liberi è difficile da dire. Credo che D’Aversa abbia avuto grosse difficoltà quest'anno. Lui è tornato, ma al contempo non credo sia sbagliato dargli continuità, dato che ha fatto bene nei primi due anni di Serie A col Parma, portandolo alla salvezza. Credo possa essere il giusto allenatore per risalire subito nella massima categoria, dato che conosce bene l’ambiente”.

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