PL - C. Lucarelli: “Dispiace vedere il Parma in B. Io in Emilia in panchina? In futuro chissà”

07.05.2021 13:00 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - C. Lucarelli: “Dispiace vedere il Parma in B. Io in Emilia in panchina? In futuro chissà”
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Tra i tanti ex gialloblù anche Cristiano Lucarelli - fratello del vice ds Alessandro - ha provato a dire la sua sulla retrocessione in B del Parma. Tanta amarezza, ma bisogna ripartire e si può fare a suo avviso con ottime basi. L’ex attaccante sta facendo parlare molto di sé per la grande impresa compiuta alla guida della Ternana, portando il club in B al primo colpo con un calcio effervescente. Un futuro in Emilia? Non è da escludere. Ed ecco cosa ha raccontato ai microfoni di Parmalive.com.

Cosa sta provando nel vedere il Parma in B?
"Ovviamente dispiace, perché è una realtà solida del campionato italiano. Giocarci è sempre una questione d’orgoglio e fa strano vederla cadere in una stagione come questa. La retrocessione è inaspettata, ma a volte ci sono stagioni che non vanno per il verso giusto. A seconda di episodi e situazioni rischiano un po’ tutte, la sfortuna a volte gira. La società comunque è solida, adesso bisogna solo metabolizzare il tutto al meglio".

Dall'esterno, cosa potrebbe non aver funzionato? Dispiacere doppio, con suo fratello vice direttore:
"Se non vivi l’ambiente, da lontano diventa difficile capire cosa non abbia funzionato. Sicuramente io sono la persona meno indicata per parlarne. Bisogna vivere la piazza e la città per questo tipo di disamina. Ovviamente non posso che essere generico: dico che se retrocessione è stata sicuramente ci sono stati degli errori. Bisogna capire cosa non ha funzionato, ma ci sono giovani che potranno essere da traino".

Intanto lei ha ottenuto una promozione in B con la Ternana. Una cavalcata esaltante:
“Sì, devo dire che lo è stata per il semplice fatto che eravamo in un girone esaltante. Noi eravamo in seconda fascia. Vincere così è bello”.

Come si riparte in questi casi?
“Ogni situazione è diversa dalle altre, ogni società ed ogni ambiente ha una sua specificità. Sicuramente si riparte con la consapevolezza di avere alle spalle una società solida e che quindi si possa cercare una risalita immediata, con una identità di squadra giovane. Come tutte le retrocessioni sicuramente questa brucerà, ma lascia ben sperare l’organizzazione che al Parma si sta cercando di dare”.

Che ricordi ha della piazza di Parma? Un'immeritata retrocessione e poi la pronta risalita:
“Da calciatore fu una bella esperienza, da allenatore vinsi una supercoppa coi ragazzi del ’96, allenavo gli Allievi. I ricordi rimangono vividi. Alessandro vive lì da 12 anni e da queste parti capito ancora spesso. Qui si sta bene e si vive bene, ho vinto anche il campionato di B e ricordo i festeggiamenti. Posso solo parlare bene di Parma”.

L'Atalanta andrà ancora in Champions?
“Secondo me sì, è una società modello sotto tutti i punti di vista. Ha calciatori in gamba e un allenatore preparato. Oggi l’Atalanta è un modello per tutti, sia per le piazze di provincia ma secondo me anche per i grandi club metropolitani. E’ un esempio fenomenale che merita ammirazione e rispetto”.  

Le piacerebbe allenare il Parma in futuro? Lei è anche tra i tecnici emergenti:
“Diciamo che in questo momento, ovviamente, il mio pensiero è quello di continuare a vincere e terminare questa stagione nel miglior modo possibile anche in supercoppa. Però è ovvio che in un futuro non sarebbe male. Nelle piazze dove ho giocato sono stato bene ovunque e potrebbe essere una bella cosa, in un futuro prossimo e non immediato. Perché no? Anche se i ducali hanno due allenatori sotto contratto che stimo. Io nel frattempo spero di crescere ancora come allenatore".

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