L’au revoir (o l’adieu?) di Cyprien sblocca lo stallo del mercato, Grassi e Pezzella i prossimi? Via gli esuberi, poi gli ultimi innesti

11.08.2022 00:00 di  Rocco Azzali   vedi letture
L’au revoir (o l’adieu?) di Cyprien sblocca lo stallo del mercato, Grassi e Pezzella i prossimi? Via gli esuberi, poi gli ultimi innesti

Nella più totale quiete di una noiosa serata di agosto, quando gran parte della città è già in ferie ed il campionato dei crociati non ha ancora preso il via, la notizia della cessione, seppur a titolo temporaneo - ma con opzione per il riscatto - di Wylan Cyprien al Sion è quella chicca che serviva per regalarmi l'entusiasmo giusto almeno per arrivare a seguire la fine del primo tempo di Real Madrid-Eintracht Francoforte di Supercoppa Europea. C'è da dire, però, che già nel tardo pomeriggio di oggi, qualcosa era tornato a muoversi...

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Dopo settimane di stallo nel mercato del Parma, in serata sono rimbalzate alcune voci riguardo possibili trattative che porterebbero Grassi e Pezzella a vestire altre maglie. Sul centrocampista ex Cagliari, si sarebbe fatto vivo l'Empoli, mentre per l'esterno mancino si parla di piste estere: Anderlecht ed Eintracht (che - giuro! - in questo preciso momento ha appena preso gol da Alaba, per la gioia di Carletto).

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Al giorno d'oggi, di liquidità, in giro tra i vari club, ce n'è poca, per cui vendere non è affatto semplice, ed il Parma ha dimostrato di non volersi accontentare di offerte al ribasso, nemmeno per i propri esuberi. Gente come i sopra citati, ma anche i vari Karamoh e Kurtic, sono giocatori che senz'altro hanno mercato, ma la politica di quest'anno, evidentemente, mira a massimizzare i ricavi delle cessioni, così anche da poter ammortizzare le spese degli ultimi anni ed alleggerire il monte ingaggi generale. L'immobilismo manifestato ultimamente - a mio modesto parere - testimonia come la società stia facendo tesoro degli errori commessi in precedenza, soprattutto in chiave di trattative, a dimostrazione che una strategia ragionata nei movimenti è fondamentale se si vuole portare avanti un progetto sostenibile. Con questo, lungi da me fare i conti in tasca al "Pres.", ma gli esborsi sin qui sostenuti dallo statunitense sono sotto gli occhi di tutti, e di certo anche il bilancio è un aspetto che va considerato. 

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Da qui la scelta di puntare su un mercato maggiormente ponderato, con meno colpi ad effetto, e con anzi l'idea di valorizzare profili messi ai margini nella passata stagione (vedi Sohm, Zagaritis e Valenti). La formazione che Pecchia ha in mano è forte - molto forte, a mio avviso - almeno per quanto riguarda l'undici di partenza. Quello che ancora serve è allungare l'organico con rincalzi di qualità e gente duttile a livello tattico e per temperamento, giocatori capaci di farsi trovare pronti al momento adatto, in un calcio che, ormai, è fatto di 15/16 titolari. Prima, però, priorità alle cessioni: a meno di 48 ore dal calcio d'inizio del campionato e con ancora 20 giorni di finestra trasferimenti aperta, molte cose sono destinate a cambiare. Ma le sensazioni, almeno quest'anno, sono buone e si respira fiducia: una sensazione che da tempo mancava a quest'ambiente, che in Serie B si sente come soffocare. Al di là del caldo di agosto...