Il pomeriggio perfetto di YB10: sfrontato e troppo forte. Così Galassi ha messo in piedi il Parma del futuro

"Dove sono le avversarie?". Sembra chiedersi questo Yves Baraye, durante la caratteristica esultanza, ripetuta tre volte, ieri al Tardini contro la Correggese. In realtà, come ha spiegato lui stesso nel post-partita, si tratta di una ricerca dei propri tifosi più che una provocazione, ma l'impressione resta. Bello, forte, sfrontato, il senegalese ieri ha dato spettacolo: tre perle, che sarebbero potute essere quattro e la consapevolezza di essere cambiato come il giorno e la notte rispetto a sette giorni prima. Gol come il secondo e il terzo sono perle che si fa fatica a vedere in Serie A, non bisogna avere il timore di dirlo, anche se salendo di categoria probabilmente non hai a disposizione tutto lo spazio concesso ieri dalla Correggese ai tiri del cecchino di colore. "Quando non fai gol non parlano di te e una volta capito questo, sono cambiato: cerco di essere meno bello ed essere un killer davanti alla porta", le sincere parole del numero 10 nel post-gara, un concetto che va preso alla lettera visto quanto messo in campo ieri. 

Ma l'ex Lumezzane è solo la punta dell'iceberg di un progetto che se vincente, avrà basi molto solide anche per la Lega Pro: gente come Zommers, Corapi, Ricci, Adorni, che fa la differenza in questa categoria, ha molte possibilità di restare e formare un nucleo solido anche per il Parma del futuro. Ben vengano gli "specialisti" alla Cacioli, Lauria e Longobardi, ma credo che in tanti stiano dimostrando di valere anche più di una Serie D di alto livello: personalmente io non mi separerei mai e poi mai da Giorgino, giocatore utilissimo e integro fisicamente che credo ogni allenatore sogna di avere. Anche ieri una prestazione di grande sostanza e pochi fronzoli o giocate spettacolari: a quelle, ci ha pensato YB10.