Al Bentegodi un'occasione da non lasciarsi scappare! Ma quanti assenti, ancora una volta...

28.04.2019 10:24 di  Mattia Boselli   vedi letture
Al Bentegodi un'occasione da non lasciarsi scappare! Ma quanti assenti, ancora una volta...
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Il Parma, come al solito privo di tanti uomini, va a Verona per affrontare un Chievo già in B (ma da non sottovalutare) e ci va sapendo che una vittoria lo proietterebbe a +10 rispetto all'Empoli terzultimo e sconfitto a Bologna in anticipo. Insomma, la classifica che potrebbe delinearsi al fischio finale farebbe tirare un bel sospiro di sollievo anche al più pessimista tra i tifosi, ma prima questi tre punti vanno conquistati e non sarà facile.

Mister Roberto D'Aversa detta la linea, "dal punto di vista mentale dobbiamo avere la stessa interpretazione vista contro Torino, Sassuolo e Milan", e tesse l'elogio dell'avversario, a cominciare dall'allenatore arrivato a novembre, peraltro un ex: "Di Carlo dal mio punto di vista ha fatto un ottimo lavoro, meriterebbe di restare anche il prossimo anno per riportare la squadra in Serie A; ha alternato diversi sistemi in base anche alla squadra avversaria; sfruttano le verticalizzazioni e l'attacco della profondità, fanno molto bene la fase difensiva, portano aggressione di squadra, ti pressano alti, sono molto organizzati così come si era visto nella gara d'andata. Bisogna essere bravi a concedere il meno possibile". Recuperati Sierralta e quei giocatori che si sono allenati un po' a singhiozzo nell'ultima settimana, altri due elementi importanti si sono fermati: Fabio Ceravolo e Riccardo Gagliolo. E se per il primo c'è comunque la speranza di un recupero per il campo o almeno per la panchina, per il secondo è concreto il rischio che la stagione sia finita. Insomma, lo stillicidio di infortuni che prosegue da più di un anno non accenna a fermarsi e prima o poi bisognerà venirne a capo. Assenti infine, per i noti problemi fisici, Biabiany, Grassi ed Inglese. D'Aversa commenta che "la coperta è corta sia avanti che dietro, abbiamo lavorato in entrambe le situazioni", il riferimento è al 4-3-3 ed al 5-3-2, "ma quel che conta è come interpretare la gara, portando rispetto a una squadra che ha fatto risultato a Roma".

Già, perché il Chievo è reduce dall'impresa compiuta domenica scorsa: appena retrocessi matematicamente, i "mussi volanti" hanno vinto 2-1 in casa di una Lazio in corsa per la Champions League, un risultato che la logica portava ad escludere. Questo deve servire da lezione al Parma, che dopo quella gara sa che non incontrerà un avversario arrendevole: le maggiori motivazioni vanno fatte valere lottando, il ritorno ad una vittoria che in trasferta manca da oltre tre mesi andrà sudato.