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Nista: "Pecchia allenatore di intelligenza superiore. Mercato? Basta recuperare gli infortunati"

di Rocco Azzali

Alessandro Nista è stato ospite a "Bar Sport" nella puntata del lunedì sera per commentare il successo del Parma sul Cittadella ed alcune considerazioni a 360° sulla compagine ducale. Queste le parole dell'ex portiere crociato nel corso della trasmissione in onda su 12TvParma: "La sensazione che si respira è che quest'anno sia cambiata l'aria nella squadra. Si nota una consapevolezza diversa ed una voglia che mancava nelle ultime stagioni. C'è volontà di mettersi a disposizione l'uno per l'altro che l'anno passato non si vedeva. Ora c'è solidità e questo va premiato soprattutto visti i tanti infortuni che hanno colpito molti interpreti offensivi della rosa".

Sul fattore Tardini - "È importante che chi viene a giocare qui abbia il timore di scendere in campo, cosa che negli ultimi anni si era un pochino persa. Questo già ti porta un vantaggio a livello psicologico. Molte formazioni verranno al Tardini per portare via un pareggio, chi proverà a giocarsela si troverà di fronte una squadra in fiducia che sa essere letale davanti al proprio pubblico".

Sulle scelte tattiche - "Quello che sta emergendo è proprio la disponibilità dei giocatori nel ricoprire ruoli non propriamente usuali alle loro caratteristiche. Inglese si sta sacrificando giocando qualche metro indietro, andando a tappare i buchi e a rincorrere, proponendosi ai compagni per la giocata, Vazquez che sta davanti alla difesa ti dà classe e solidità con l'esperienza che può vantare. In più si stanno segnando tanti gol da calcio piazzato, ciò evidenzia quanto la squadra segua le indicazioni del mister".

Sulle sconfitte di Bolzano e Palermo - "Sono due ko che lasciano il tempo che trovano. Il Parma anche quando ha perso a Palermo e a Bolzano ha comunque creato tanto, ma è normale che si ti mancano gli uomini davanti fai fatica a segnare. Mancavano una marea di titolari ed al Barbera non era un ambiente semplice da affrontare".

Su Pecchia - "Ho giocato con lui a Torino un anno e garantisco che è un ragazzo di intelligenza superiore, uno dei pochi del calcio ad essere laureato. Ha fatto un percorso importante, potendo imparare a Napoli e a Madrid con Benitez. Ha respirato il calcio vero ed oggi ha le capacità di trasmettere qualcosa di importante ai giocatori. L'immagine di Inglese che va ad esultare da lui è una fotografia splendida. Ha scelto di fare un altro anno in B, ma anche lui sa che vincere a Parma avrebbe un peso differente che farlo a Cremona. Scelte discutibili? Lui vive la squadra in settimana, io mi fido ciecamente in lui ed anche l'ambiente deve farlo. Bravissimo a leggere le situazioni anche attraverso i cambi, ha dato grande organizzazione".

Sulla vittoria sul Cittadella - "Gara perfetta, unica disattenzione della gara il gol subito su palla inattiva come a Palermo. Una grande squadra non deve mai prendere gol, nemmeno sul 3-0: sarà una circostanza da analizzare".

Sul rientro degli indisponibili - "Prima di parlare di mercato guarderei bene quelli che sono i giocatori che tornano dagli infortuni. A gennaio, recuperando tutti, sarà già una squadra diversa rispetto quella vista sinora. Il Parma comunque al di là delle defezioni è riuscito lo stesso a fornire delle prestazioni importanti".

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