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I Boys dopo l'ultima in casa: "Siamo stati quelli che abbiamo sempre voluto essere"

di Mattia Bottazzi

Lo stadio non era dei più pieni, come ad esempio in occasione della storica sfida contro il Delta Rovigo, a causa delle previsioni meteo che prevedevano una giornata all'insegna della pioggi e del maltempo. Nonostante ciò è stata una giornata da ricordare in ogni caso per i Boys e per tutto il popolo crociato, anche per la presenza di un idolo come Tino Asprilla. E' stata l'ultima partita in casa del campionato di Serie D e il coronamento di una stagione indimenticabile, che ha visto i tifosi muoversi in massa e portare una media di circa 1000 spettatori ogni domenica in piccoli paesi, che i Boys riassumono così "Da parte nostra, abbiamo dedicato uno striscione alla Nord e alla squadra, che recitava “Siamo stati quello che abbiamo sempre voluto essere”. La frase rispecchia e riassume perfettamente questa annata…una squadra che vince, una promozione lampo, una tifoseria che ha sempre risposto positivamente agli stimoli e che è stata autrice di prestazioni da altra categoria. [...] Parma è una malattia che ti contagia ed anche a distanza di anni ripensi a questa piccola città che brilla, un gioiello in mezzo a poco e niente… e persone dello spessore di Tino Asprilla tornano a farle visita, con una certa ricorrenza oltretutto. Domenica abbiamo avuto l’onore di ospitarlo in Nord, ed ovviamente con il suo carattere esuberante ha dato spettacolo intonando col megafono “il 25 aprile..” . Non sappiamo se esistano situazioni analoghe in Italia, certo è però che a Parma c’è qualcosa di magico ed indescrivibile che non ti abbandona mai".


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