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LIVE! Pecchia: "Voglio vedere più voglia di fare gol. Rientrano Inglese, Man, Mihaila e Bernabé"

di Alessandro Tedeschi

13.15 - Termina qui la conferenza stampa di mister Pecchia, grazie per averci seguito.

Cittadella squadra molto quadrata e compatta:
"E una squadra che cambia tanto ogni anno ma ha una filosofia ben delineata. Molto aggressivi e forti sulle seconde palle. Hanno un'ottima fase difensiva. Dovremo avere lo stesso atteggiamento loro e poi quando avremo la palla dovremo metterci qualità".

Juric e Sohm più avanzati, scelta tecnica o obbligata?
"A sinistra potevamo spingere molto di più con Oosterwolde e Sohm lo vedo in allenamento con voglia di fare e infatti ha fatto una buonissima prestazione, entrando in area con forza e qualità. Non era una scelta obbligata, avevo anche altre soluzioni".

Mantenere l'equilibrio dato da Hainaut e Camara o l'offensività di Man e Mihaila?
"L'obiettivo è mantenere l'equilibrio, ma anche vincere le partite. Giocare per vincere, poi di volta in volta faremo delle scelte. Camara, Hainaut, lo stesso Sohm, hanno fatto cose importanti. Abbiamo visto all'opera giocatori e abbiamo costruito la loro condizione. Tutino o Coda? Sono giocatori completamente diversi: Coda è l'attaccante classico mentre Gennaro è più una seconda punta. Mi auguro che possa essere più prolifico Tutino di Coda".

Potranno esserci dei cambi tattici?
"E come no. Senz'altro. A me piace cercare la soluzione per avere più possibilità di fare gol. Sono aperto a questo, non mi sento chiuso nelle scelte. Benek potrà fare la prima punta, l'importante è che attacchi la porta con forza. Noi domani affrontiamo una squadra che subisce poco, con un'identità precisa e che nelle ultime cinque non ha subito gol. Servirà affrontarla tenendo conto che nelle occasioni servirà cattiveria per fare gol".

Dopo il Frosinone, il Parma è però la squadra che tira di più:
"Serve migliorare la precisione".

Nelle ultime 5 il Parma ha segnato tre reti, tutte con i difensori:
"Sono pochi gol e questo mi dispiace, lavoriamo per fare gol. Ma deve riguardare tutti, poi da chi arriva a me cambia poco. Tutta la squadra deve avere voglia di fare gol, poi gli attaccanti sono i maggiori deputati, ma tutti devono averlo come concetto".

Questo Parma ha gli stessi numeri della Cremonese dello scorso anno. Qual è stata la difficoltà maggiore?
"Fare paragoni secondo me non è facile. E' un campionato totalmente diverso e con più squadre a lottare. Dobbiamo terminare bene con la partita di domani, contro un Cittadella che è una realtà solidissima del campionato di B, e poi affrontare il mese di dicembre a pieno regime. Ci saranno anche turni infrasettimanali e avremo bisogno della totalità della rosa. Io ho trovato un ambiente totalmente diverso rispetto all'anno scorso: a Cremona avevo un gruppo quasi solo di italiani, qui il contrario. Non significa nulla, solo dal punto di vista comunicativo mi sono dovuto un po' adeguare. Disponibilità di alto livello e strutture importanti: c'è tutto per fare crescere il potenziale della squadra".

Con Vazquez più arretrato, potrebbe riportare avanti Bernabé? Magari per scardinare quelle difese più chiuse:
"E' quello che è successo anche sabato senza Bernabé, con Franco basso a gestire palle e poi nel momento in cui c'erano più spazi si è alzato per creare qualcosa in più. Secondo me lo abbiamo fatto bene, anche senza Bernabé, pur non avendo fatto gol. La parte finale del primo tempo siamo entrati in area con qualità e forza e li dovevamo fare gol. E' una soluzione che può essere adottata".

Recupera qualcuno degli infortunati?
"Ci sarà la convocazione e vedrete (ride ndr). Saranno con noi Inglese, Man, Mihaila e Bernabé, mentre gli altri non faranno parte della sfida di domani".

Vazquez lo abbiamo visto in più posizioni, continuerà ad usarlo così?
"Credo possa essere un vantaggio per noi. Ha le capacità per fare i due ruoli in base al tipo di gara o al momento, posizionarsi più avanti o più indietro. Quando un giocatore ha così tanta qualità, può servire per tutto il campionato".

E' una caratteristica allenabile?
"Tutto è allenabile per me. Dove c'è un terreno fertile basta poco tempo, in altri casi serve un lavoro più lungo. Ma la cultura del lavoro e della professionalità, con ambizione, è alla base di tutto. E qui c'è tanta disponibilità in tutti. Considerata la giovane età dei miei ragazzi, questo è un dato importante perché vanno costruiti in tante cose, ma il terreno è fertile. Poi bisogna giocare e affrontare le partite: i ragazzi devono giocare, fare anche brutte prestazioni per rendersi conto in cosa devono migliorare. Ma nel frattempo bisogna vincere le partite".

12.45 - Prende la parola il tecnico crociato: "Sui numeri, alcuni dati sono oggettivi e quindi incontestabili, ma sul punto di vista del volume di gioco, anche a Palermo, fino agli ultimi 20 metri abbiamo sviluppato tanto. Poi c'è stato un attacco della porta con poca veemenza e questo va ad incidere a fine gara sui numeri dei tiri in porta e delle parate del portiere. Avere un dominio territoriale e chiudere una squadra nella propria metà campo è importante, ma poi bisogna portare di più a casa, questo è evidente. Serve più rabbia, più voglia di fare gol e non solo con giocate individuali, ma anche per facilitare il compagno. Però vedo una squadra con voglia di fare e con una precisa identità".

12.30 - Prenderà il via tra pochi minuti la conferenza stampa della vigilia di mister Fabio Pecchia, che dalla sala stampa del Centro Sportivo di Collecchio risponderà alle domande dei giornalisti e presenterà la sfida di domani al Cittadella. Tanta la curiosità riguardante i rientri per la partita di domani, con diversi crociati che potrebbero tornare a far parte dei convocati. Come sempre potrete seguire la conferenza LIVE! grazie alla nostra diretta testuale, qui su ParmaLive.com. Appuntamento per le 12.45 circa.

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