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Cotticelli: "Felice di allenarmi con Fulgoni. Sono qui per crescere"

di Redazione ParmaLive

Al pari del compagno Zommers, anche Antonio Cotticelli, nuovo portiere crociato, ha parlato oggi a Collecchio rispondendo per la prima volta dopo oltre un mese alle domande dei cronisti e presentandosi ai nuovi tifosi: "Sono un portiere classe 1997, ho compiuto i miei 18 anni qui a Collecchio sei giorni fa. Vengo dalla Primavera della Lazio, ho fatto tutta la trafila nel Settore Giovanile biancoceleste. Ora però è giunto il momento di fare un'esperienza nuova, che mi faccia crescere a livello di Prima Squadra. Ho deciso dunque di cambiare aria e venire a conoscere un po' il calcio del Nord, che è un po' diverso in ogni ambito rispetto a quello del centro. E' stato difficile trovare una squadra, anche se i '97 sono molto ambiti in D. Però dopo circa un mese di ricerca, appena si è prospettata l'ipotesi Parma, ho subito accettato. Sono venuto qui in prova in punta di piedi. Ritrovarmi ancora a Collecchio dopo circa un mese è una bella soddisfazione. Spero di rimanere qui a lungo, perché è davvero un bell'ambiente".

Dove vorresti arrivare?
"Non ho fretta. Essendo tra i più piccoli della squadra, ho tanto da imparare, e non solo dagli altri portieri. Qui c'è gente esperta, a partire da capitan Lucarelli, fino ad arrivare a Cacioli, che è l'altro pilastro della difesa. Ho la fortuna di allenarmi con Fulgoni, che è uno dei migliori preparatori in Italia, ma anche fuori. Ha un'esperienza unica, ha allenato portieri come Buffon. Non ho fretta, devo solo pensare a lavorare e provare a riportare, assieme agli altri, la squadra dove merita". 

Avresti dei problemi eventualmente a fare la spola tra Prima Squadra e Juniores?
"Ho parlato con la società quando sono arrivato e mi hanno detto che siamo tre portieri classe 1997 e che dobbiamo dimostrare tutto sul campo. Fuori siamo amici, ma sta a noi giocarcela in campo. Al momento non conosco le gerarchie, ammesso che ci siano, ma quello che accadrà sarà deciso da Fulgoni e Apolloni, insomma, da persone più che competenti. Se loro reputeranno che uno dei tre debba andare a fare esperienza con gli Juniores, penso che sia la scelta più giusta. L'esperienza che hanno loro non si trova dappertutto. Io penso solo a lavorare: la fortuna è allenarmi tutti i giorni con Fulgoni. Io sono a disposizione della società. Questa forse è la prima vera tappa di una eventuale carriera, quindi ce la dobbiamo giocare. E' una bella lotta, perchè siamo tre portieri di grande prospettiva, però credo di non avere nulla da invidiare a nessuno. Sono contento di far parte di questo progetto".

Buffon ha esordito in A da minorenne. Si tratta di un episodio di buon auspicio per voi:
"Ho letto il libro di Buffon proprio mentre venivo a Parma col treno. Nei primi capitoli, Gigi parla di quando arrivò a Parma: pare che la società avesse dei dubbi su di lui. Fulgoni però disse: "Questo dobbiamo prenderlo per forza". E' stato bello leggere il suo nome su quel libro, e poi ritrovarmelo a Collecchio due giorni dopo come mio allenatore. Tutti i giorni gli faccio molte domande su molti portieri che ha allenato. Ogni sua parola è oro".".

E' lui che vi chiede di urlare durante l'allenamento?
"In primis è mister Apolloni che vuole un portiere di personalità, che comanda la difesa. Lui vuole che ci facciamo sentire lì dietro. Pur avendo davanti dei compagni esperti, dobbiamo tenerli svegli. Dobbiamo incutere timore agli avversari, dobbiamo far sentire a tutti che stiamo per arrivare sul pallone".


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