Nuovo Tardini, il punto sullo stadio e le prossime mosse: emerge fiducia sulla buona riuscita del progetto

Nel corso delle ultime settimane si sono riaccese le discussioni inerenti al tema Nuovo Tardini e naturalmente non sono mancati commenti e supposizioni di vario genere. Cerchiamo di fare chiarezza su quanto sta accadendo.

Il punto sullo stadio
Non possiamo ancora parlare di fumata bianca, ma è lecito guardare con ottimismo l'evoluzione del progetto di rifacimento del Tardini. I punti fissati nella mozione approvata in consiglio comunale e la conseguente delibera da parte della Giunta riguardo il pubblico interesse dell'opera sono a dimostrazione del fatto che c'è la volontà da parte dell'Amministrazione nel voler avvallare l'idea del presidente Kyle Krause di ristrutturare lo stadio. In sé, questa tanto chiacchierata mozione, non è stata altro che un insieme di correttivi ed aggiustamenti rispetto l'iniziale "progetto astronave" - così definito dal sindaco della città, Michele Guerra - che non è stato del tutto bocciato, ma di fatto rimandato al mittente al fine che venga riproposto in seguito a questa revisione. Il Comune si è quindi mostrato d'accordo nel procedere, fissando però alcuni paletti che andranno a modificare il primordiale proposito del club con gli accorgimenti concordati in sede di consiglio. Ora la palla tornerà di nuovo al Parma...

I prossimi step
Il club dovrà quindi ripresentare un nuovo progetto definitivo, che rispetti i correttivi e le indicazioni presenti nella mozione. Per questo passaggio, non esiste un termine ultimo: prima il Parma consegnerà il nuovo disegno, prima potrà essere nuovamente valutato da chi di dovere. Il dialogo tra le parti è già in atto - come confermato dall'assessore Bosi a ParmaLive - e la società è al corrente da tempo riguardo i punti rivisti in consiglio, per cui, presumibilmente, non occorrerà molto affinché venga presentato il nuovo progetto. Da quel momento, poi, il Comune avrà a disposizione circa una settimana per aprire una Conferenza dei Servizi Decisoria e questa si dovrà esprimere entro 60 giorni, salvo sospensive per eventuali incompletezze. Se tutto dovesse filare liscio - e ciò non è utopico, considerato appunto quanto sopra - ovviamente dipenderà anche dal club decidere quando far incominciare i lavori, tenendo in considerazione l'inizio della stagione sportiva 2023/2024 già in agosto. Anche qui, poi, andranno ragionate le modalità con le quali procedere: ristrutturazione a stralci o in blocco? L'Amministrazione ha dato indicazione che l'opera venga effettuata tentando di arrecare il minor disagio possibile agli abitanti del quartiere ed agli abbonati, ma questi passaggi saranno chiariti una volta che verrà approvato il nuovo definitivo. Discorso estendibile anche al tema inerente all'eventuale re-branding dello stadio, con il nome di un possibile partner che vada ad affiancare quello dell'attuale Tardini.

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Emerge fiducia sulla buona riuscita del progetto
Stando a quanto emerso anche nel corso della chiacchierata ai nostri microfoni con l'assessore Marco Bosi, tra il Comune ed il Parma Calcio si respira un rapporto di collaborazione ed unione d'intenti, fatto di ascolto e partecipazione di tutte le parti in causa. Non pensiamo, quindi, che l'approvazione della mozione significhi essere punto e a capo rispetto quanto fatto negli ultimi mesi. L'Amministrazione comunale ha espresso alla quasi unanimità di non volersi far scappare l'opportunità palesata, e Krause, al contempo, ha tutta l'intenzione di sveltire le lungaggini burocratiche previste dalla nostra legislatura. Concludendo: c'è unità di intenti ed ora - siamo certi - che il Parma farà di tutto per portare a termine quanto prima il proprio piano, per regalare a questo club ed alla città uno stadio moderno e di livello.

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