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In campo per dimenticare Milan e Bologna: Hernani, ora tocca a te! E non sia mai che la Dea bendata restituisca quanto tolto

di Niccolò Pasta

L’ora del rilancio. Dopo la sconfitta contro il Milan il Parma è chiamato a riprendere la corsa, inceppatasi contro i rossoneri in una prestazione piatta a cui i crociati non ci avevano abituato quest’anno. Certo, non si può pensare di vincere sempre e anche domenica scorsa (così come domani) ci sono state assenze di rilievo (Scozzarella) che nel bene e nel male incidono nello sviluppo di una partita. Già giovedì si è ripartiti contro un Frosinone non all’altezza ma rimasto in partita più per demeriti altrui che per meriti propri: il rigore di Hernani al novantaduesimo ha evitato mezz’ora in più di gioco e speriamo abbia sbloccato anche il brasiliano, che siamo certi abbia colpi importanti ma che per ora sono rimasti segregati.

Non sarà facile, ce lo ha spiegato il mister in conferenza, analizzando giustamente il momento della Doria, che non è più quella opaca vistasi a metà agosto in amichevole qui al Tardini e soprattutto nei primi due mesi di campionato. L’avvento di Ranieri al posto di Di Francesco ha dato sicuramente più certezze a una squadra che pareva smarrita e soprattutto ha dato equilibrio in un momento in cui il caos la faceva da padrone.

I blucerchiati hanno perso solo due gare interne quest’anno, contro Lazio e Inter, e, tolta la gara di Cagliari, hanno mostrato anche una solidità difensiva incoraggiante, soprattutto se si pensa alle prime uscite stagionali. In più, si è risvegliato Quagliarella, che in carriera ha già dato modo di far soffrire i tifosi crociati, e con un Ramirez in gran forma può creare più che qualche grattacapo. Ma l’avversario non è insormontabile.

“Vorrei andassimo lì a fare una partita importante, vogliosi di fare la gara quando si ha la palla fra i piedi”. Le parole di D’Aversa di qualche ora fa ci lasciano intendere che non sarà un Parma rintanato indietro e pronto a colpire in contropiede, anche perché, per stessa ammissione del mister, con una partita difensiva difficilmente si farebbero punti domani. Il Parma quest’anno ha dimostrato di potersela giocare con chiunque anche attraverso il gioco: e allora sì che sarà importante la gestione della palla.

La Samp è una buona squadra ma è in una stagione nata male: al momento è un avversario diretto per la salvezza ma come organico e storia dovrebbe lottare per altri obiettivi. Starà al Parma cercare di approfittare di questa fragilità, sfruttando i punti deboli dei doriani. Nelle ultime due gare sono arrivate due beffe nel finale quindi l’attenzione dovrà essere massima fino all’ultimo secondo e non si sa mai, magari la Dea bendata potrebbe restituire quanto tolto.


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