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15 punti in 6 partite, il Parma è questo e se non vi piace cambiate canale. Insigne super, non finisce mai di sorprendermi

di Simone Lorini

Se a Cittadella era arrivata la vittoria della maturità, quella contro l'Ascoli, larga nel risultato, importante nella sostanza, è stata forse quella della continuità. 15 punti raccolti sugli ultimi 18 disponibili, non sarà sempre così, ma è fondamentale che la squadra mostri caratteristiche ben definite, a dimostrazione di aver capito il messaggio e i dettami del proprio tecnico: lo ha di certo fatto nella sfida contro i derelitti bianconeri, davvero troppo brutti per essere veri, ma anche parecchio sfortunati. Non entro minimamente, come mia abitudine, nel discorso dell'arbitraggio, ma se ogni polemica è riferita ad episodi avvenuti sul risultato di 2-0, forse questa sarebbe tranquillamente evitabile. 

Ma torniamo all'aspetto che più ci interessa, quello sportivo: se vi aspettate un gioco sbarazzino, un'occasione dietro l'altra e un possesso palla che superi l'80%, cambiate canale. Il Parma daversiano è questo: difesa granitica, centrocampo molto concreto, cambi di gioco, contropiede, grande affidamento alle individualità sia davanti che dietro. E' comprensibile, vista la grazia di Dio che Babbo Faggiano ha messo a disposizione del tecnico: sfruttare il talento a disposizione dell'attacco e l'esperienza accumulata in difesa, sembra quasi un obbligo più che una scelta. Basti pensare a Roberto Insigne, che non smette mai di stupirmi: l'assist per Di Gaudio sembrava la cosa più bella della sfida contro l'Ascoli, invece quando gli avversari sono sulle gambe, Insigne junior corre come se la partita fosse iniziata dieci minuti prima. Arriva il gol, arriva l'assist, arriva l'ennesima prova da incorniciare. Impossibile ora rinunciare a lui. 


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