Marelli: "La B non è una punizione per gli arbitri. C'è un problema numerico nell'AIA"

23.04.2024 22:01 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
Marelli: "La B non è una punizione per gli arbitri. C'è un problema numerico nell'AIA"
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Luca Marelli, commentatore arbitrale di DAZN, ai microfoni di PianetaSerieB ha commentato la scelta di mandare in Serie B arbitri importanti dopo un errore commesso in massima serie: "Io ho fatto tanta Serie B quando c’era Can A e Can B: la Serie B non è un ripiego per gli arbitri che hanno fallito in Serie A ma è anche un modo per permettere all’arbitro che ha sbagliato di stare lontano dalla mediaticità e di poter ricaricare le batterie. Le designazioni in Serie B non vengono fatte a caso: chi ha fallito l’esperienza in Serie A può ripartire in B per poi riprendersi. Prendiamo il caso di Fabbri, internazionale fino a gennaio: quando viene designato in Serie B gli viene scelta una partita che ha valore perché le qualità non si annullano.

Sono sempre stato contrario alla divisione di Can A e Can B proprio perché non c’era questa possibilità. Chi sbagliava in Serie A stava fermo: così facendo chi sbaglia ha la possibilità di riprendere subito e riacquisire fiducia riprendendo a lavorare. Sono sempre stato contrario, dunque, perché impedisce la crescita degli arbitri e se questa viene impedita nessuna ne trae giovamento ma anzi i nomi si congelano. Credo ci sia un problema numerico: ci sono 47 arbitri e sono troppi. Il numero giusto dovrebbe essere 41-42: non ha senso che ogni settimana su 20 partite ci siano 47 arbitri e considerando le dinamiche di turnover poi si perde il ritmo”.