Il day after del mercato: rosa rafforzata e panchina allungata. Anche troppo

01.09.2017 10:44 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
Il day after del mercato: rosa rafforzata e panchina allungata. Anche troppo

Si è concluso ieri un mercato davvero sfibrante per il Parma, che ha visto il direttore sportivo Faggiano attivissimo dal primo all'ultimo giorno, con l'obiettivo evidente di rinforzare e allungare una rosa ridotta all'osso dopo gennaio scorso. Il rientro di Evacuo e le mancate cessioni sono state i principali ostacoli, ma a poche ore dal gong finale si può certamente definire la rosa rafforzata in tutti i reparti e ben più ricca di alternativa rispetto a giugno scorso. La pecca sono i trenta elementi che lo staff tecnico sarà chiamato a gestire, senza nessuna possibilità di far entrare in gruppo qualche giovane proveniente dal Settore Giovanile. 

ROSA RAFFORZATA - Con l'arrivo di Ceravolo e l'addio di Evacuo non cambia nulla dal punto di vista delle potenzialità della rosa in termini di "dualità", ma aumenta decisamente la pericolosità in area di rigore. L'ex Benevento è reduce dalla migliore stagione della sua vita, ha grandi motivazioni e l'esperienza giusta per integrarsi in un gruppo già comunque ricco di qualità: è innegabile come l'approdo di giocatori come Gagliolo, Barillà, Dezi, Di Gaudio, Siligardi e lo stesso Ceravolo aumenti in modo sostanziale la forza di una squadra che dovrà essere immediatamente amalgamata per lottare al vertice. Personalmente ritengo fondamentali gli arrivi dell'ex Capi e di Dezi stesso, in ruolo dove il Parma aveva assolutamente bisogno di titolari: anche Ceravolo potrà essere molto utile, perché Calaiò rimane tra i migliori giocatori della rosa ma avrà, comprensibilmente, bisogno anche di rifiatare in una stagione da 43 partite (Coppa Italia + campionato).  

PANCHINA LUNGA - E' indubbio che il principale problema di questa campagna trasferimenti sono state le cessioni. Poche e operate quasi tutte negli ultimi quindici giorni: per D'Aversa ora un lavoro non semplice con trenta giocatori in rosa, di cui tre fuori lista e sette-otto regolarmente in tribuna, tutte le domeniche. Il tecnico dovrà essere bravo a gestire un gruppo molto abbondante senza però intaccare il morale o le motivazioni della squadra, ammesso che tutti ne facciano parte fino al primo gennaio, quando il mercato riaprirà i battenti e i vari scontenti potranno trovare sistemazione. Naturalmente l'abbondanza ha anche i suoi vantaggi: se l'anno scorso un infortunio di Baraye o Nocciolini avrebbe messo in ginocchio la squadra, il Parma 17/18 si è presentato all'esordio in campionato incurante delle assenze di due dei principali acquisti, Di Gaudio e Siligardi, e di uno dei pilastri della promozione come Scavone. La profondità della rosa mette infatti al riparo il Parma da seccanti infortuni, visto che per ogni ruolo ci sono due interpreti e spesso con caratteristiche molto diverse. Basti pensare al duo di terzini Iacoponi-Mazzocchi: centrale in origine il primo, ala trasformata il secondo. 

SCOMMESSE - La principale è Sierralta, ovviamente: il giovane centrale ha dimostrato di avere numeri ma dovrà confrontarsi con un campionato difficile e una concorrenza serratissima. Sarà interessante vedere la crescita tattica di Mazzocchi in un ruolo che l'anno scorso lo ha visto per lo più incerto, ma anche l'approccio alla B di giocatori come Baraye e Nocciolini, fondamentali la passata stagione e quest'anno non più titolari inamovibili.