Corriere dello Sport - In quattro del Parma sperano ancora nella convocazione al Mondiale

Nell'ultimo turno di campionato il ct Prandelli ha assistito personalmente al Tardini a Parma-Inter. E' un fatto che il club del presidente Ghirardi rappresenta quasi una anomalia nel panorama del nostro calcio, con rose sempre più inflazionate di giocatori non convocabili dalla Nazionale. Non è un caso che a Coverciano, per il già citato test di metà aprile, dopo il blocco Juve, storico bacino azzurro, e quello milanista, era proprio quello del Parma il gruppo più numeroso. Erano infatti quattro gli uomini di Donadoni chiamati dal commissario tecnico (e avrebbero potuto essere cinque, visto il rendimento di Cassani), uno per reparto: Mirante, Paletta, Parolo e Cassano, finalmente al rientro in azzurro dopo quasi due anni. Vero che il quartetto parmigiano, tornato in sede, poi non ha certo brillato contro la squadra di Mazzarri (domenica ci sarà Rocca osservatore a Cagliari). Ma le chances mondiali restano quelle che avevano preceduto il difficile match casalingo, finito male, dopo un buon inizio dei padroni di casa, frenati dall'errore di Fantantonio (convalescente) dal dischetto e puniti prima di Rolando a inizio ripresa e da Guarin nel finale, col Parma all'attacco.

Restando ai quattro Parmazzurri, secondo il Corriere dello Sport, Mirante è in corsa con Perin e Scuffet per il posto di terzo portiere mondiale, con Buffon e Sirigu (senza dimenticare la wild card di cui potrebbe beneficiare De Sanctis); c'è poi Paletta, ultimo nuovo italiano della gestione Prandelli, quasi certamente nei 23 che il 5 giugno prossimo voleranno a Rio, diritto conquistato nel debutto a Madrid; discorso simile per Parolo: dopo il gruppo di centrocampisti titolari (Pirlo, De Rossi, Montolivo, Marchisio, Thiago Motta e Candreva) il primo nome in lizza per il mondiale è quello del parmigiano, con Aquilani, Florenzi, Verratti più gli "stranieri" Giaccherini e Diamanti. Eppoi c'è Cassano. Prandelli dopo l'Europeo non è riuscito a rimpiazzarlo tecnicamente perché da questo punto di vista un altro come Antonio non c'è. Il destino mondiale di Fantantonio però è legato al recupero di Giuseppe Rossi.