Crespo: “Risultati importanti a Parma, ma finita la stagione la mia esperienza sarà chiusa”

04.05.2015 14:31 di  Michele Bugari  Twitter:    vedi letture
Alberto Benaglia/ParmaLive.com
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Dopo gli ultimi risultati la Primavera del Parma è tornata in corsa per accedere ai playoff e, intervistato da CalcioMercato.com in occasione della partita organizzata stasera a Milano da Javier Zanetti per l'Expo, il suo allenatore, Hernan Crespo, ha parlato, tra le altre cose, anche della sua esperienza alla guida dei ragazzi crociati: “È stato un anno difficile, terribile per certi versi. Non era facile, perché se la prima squadra ha risentito parecchio dei problemi societari il settore giovanile poteva farlo a maggior ragione. Il nostro obiettivo era essere competitivi fino alla fine e aiutare per quanto possibile la società e la prima squadra. Negli ultimi anni il Parma non è mai stato cosi vicino ai play off, e abbiamo portato tanti giovani in panchina con Donadoni. Sono risultati importanti, che ci hanno dato fiducia e conforto in questi mesi difficili.

Quale il segreto? Hai creato un feeling speciale con questi ragazzi.
“Penso che sia la sincerità. Io quando giocavo chiedevo solo la verità. Parlare chiaro, dire le cose come stanno. Per un giocatore fare panchina e tribuna è difficile, so cosa significa. Ma lo affronti bene se hai degli interlocutori sinceri, che ti dicono le cose come stanno. È quello che faccio io: parlare chiaro, in modo diretto. Questo ha aiutato i ragazzi a capire la situazione e dare il massimo anche in un periodo difficile”.

Il tuo futuro invece? Sei pronto per una panchina “vera”?
“Porterò il Parma Primavera a completare la stagione, dopodiché la mia esperienza sarà chiusa. Aspetto di sapere cosa sarà della società: in ogni caso ho ancora un contratto con loro. Ho ricevuto offerte dall'Italia e dall'estero, valuterò. La Serie A? Magari, mi piacerebbe tanto. Potrei, ma quello che posso dire è che sicuramente mi sento pronto. Io ho fatto un percorso cominciato già qualche anno fa e proseguito con la Primavera. Porto la mia esperienza da calciatore nel ruolo di allenatore. A volte vorrei giocare anche io, ma non posso. Però questo mi fa capire cosa vuol dire andare in panchina e in tribuna. Si è in sintonia con i giocatori. Ma a un allenatore giovane serve fiducia. Abbiamo visto Montella e Mancini cosa sono diventati. Simeone invece è stato rispedito in Argentina ed è ripartito da lì: ora tutti lo vogliono”.