PL - Pres. Pordenone: "Nessun timore, al Tardini per giocarcela. Per la B ci siamo anche noi"

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05.02.2017 13:12 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
PL - Pres. Pordenone: "Nessun timore, al Tardini per giocarcela. Per la B ci siamo anche noi"
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© foto di Antonio Ros/Pordenone Calcio

Interpellato da ParmaLive.com a poche ore dal fischio d'inizio di Parma-Pordenone, il presidente dei neroverdi Mauro Lovisa ha così presentato il big match della ventiquattresima giornata del Girone B di Lega Pro: “Sarà una gara difficile, ma la nostra è una squadra che tenta sempre di giocare a calcio e che ha una sua identità. Andremo al Tardini per giocarcela, non per fare barricate. Io sento parlare sempre di Parma e Venezia, ma non dimenticatevi che il Pordenone è la squadra che nell’ultimo anno ha fatto più punti di tutti in Lega Pro... Siamo una squadra forte, venderemo cara la nostra pelle anche in Emilia”.

Peraltro per voi c’è da vendicare il ko con beffa dell’andata:
“Sì, ma all’andata ci mancavano diversi giocatori importanti. Quando la squadra sta bene, fa punti e se la gioca sempre. Comunque sia non guardo mai alle partite precedenti, ogni gara fa storia a sé”.

Dopo quella partita, disse che il Pordenone è più bello da vedere rispetto al Parma, che però è più ‘fisico’. A distanza di mesi, lo pensa ancora?
“Con gli ultimi acquisti, il Parma ha incrementato la propria fisicità, credo sarà una squadra molto ostica. In ogni caso noi non abbiamo timore di andare a giocare a Parma: abbiamo grande rispetto nei confronti dei ducali, ma anche noi abbiamo giocatori importanti. Basti pensare che 5-6 elementi della nostra rosa sono stati cercati da club di B nell’ultima sessione di mercato: parlo di Ingegneri, Misuraca, Cattaneo... Questi giocatori sono finiti sul taccuino di società importanti”.

Con l’arrivo di D’Aversa, la difesa del Parma è diventata quasi imperforabile, però il vostro è l’attacco più prolifico del girone:
“Sì, questo sarà un bel test per entrambe. La nostra è una squadra che cerca sempre di andare in avanti, di giocarcela. Non facciamo calcoli, anche perché forse non abbiamo la pressione del Venezia e del Parma. Se queste due non dovessero vincere, non dico che avrebbero fallito, però non avrebbe centrato il proprio obiettivo dopo i grandi sforzi fatti. Noi, al contrario loro, abbiamo un progetto più a medio-lungo termine e quindi abbiamo meno pressioni, giochiamo in maniera più spensierata”.

Come giudica il mercato del Parma?
“Per abitudine, non giudico mai quello che fanno gli altri. Si parla sempre di Venezia e Parma, ma io credo che in questo campionato Padova, Reggiana e Pordenone diranno la loro fino alla fine, anche se magari hanno speso un po’ meno. Il mercato del Parma parla da solo, hanno preso giocatori di categoria superiore, elementi di livello: non serve che lo commenti io (ride, ndr)”.

Nel calcio, gli investimenti non sempre sono garanzia di successo:
“Concordo, basti pensare allo scorso campionato: Alessandria e Pavia hanno investito parecchio, ma sono arrivate dietro di noi. Bisogna avere un progetto sportivo ben chiaro: mi sembra che a Parma, adesso, abbiano le idee chiare. Ho letto le ultime dichiarazioni del direttore sportivo crociato e mi sono piaciute molto, perché dice che non sono i nomi a vincere le partite, ma l’atteggiamento, la fame e l’organizzazione”.

Potrebbe favorirvi in qualche maniera il fatto che il Parma abbia in squadra diversi giocatori nuovi?
“Credo che loro abbiano già un grande vantaggio, che è quello di giocare davanti a circa 10mila persone. Questo aiuta molto. Tornando alla sua domanda, non penso che potremmo essere avvantaggiati da ciò, perché i nuovi acquisti del Parma sono tutti giocatori esperti: non penso ci metteranno tanto ad entrare in sintonia con le idee del mister. Parliamo di giocatori di un certo livello”.