PL - Susic: "Serve un mercato da Serie B. Necessario reinserire parmigiani in società"

16.01.2023 16:20 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Susic: "Serve un mercato da Serie B. Necessario reinserire parmigiani in società"

Il girone di ritorno non è iniziato come ci si augurava. Al San Nicola il Parma ha subito un pesante ko per 4-0, dopo la brillante prova sostenuta a San Siro contro l'Inter. Abbiamo contattato Massimo Susic per analizzare meglio la situazione in casa ducale. Ecco cosa ha affermato l'ex difensore ducale e attuale allenatore dell'Under 18 del Conegliano ai microfoni di ParmaLive.com.

Al San Nicola il Parma ha disputato la peggior partita da inizio stagione. Decisamente un passo indietro rispetto a ciò che si era visto in Coppa contro l'Inter a San Siro. Quali le sue impressioni?
“Innanzitutto occorre vedere i giocatori utilizzati nelle due differenti partite. Sicuramente la partita a San Siro ha bruciato tante energie. L’Inter ha pareggiato all’88’ del tempo regolamentare, poi i nerazzurri si sono imposti nei supplementari. Purtroppo il Parma ogni anno cade nelle stesse problematiche. Lo scorso giorno mi son permesso di scrivere un commento su un gruppo di Facebook: se noto che sono presenti 8-9 stranieri in una squadra di Serie B, per me è non è giusto il fatto che questa squadra si trovi nella parte medio-alta della classifica. Se si va a prendere un giocatore straniero, l’obiettivo a cui si mira è quello secondo cui lui possa fare la differenza. Non penso che il problema del Parma siano gli allenatori. Con il budget messo a disposizione dal presidente, che si trova sempre in regola con i pagamenti, penso che ci sia qualcosa che non torni. Fatta eccezione per Alessandro Lucarelli, attuale direttore dell’Area Prestiti del Parma, questa dirigenza ha allontanato tutti i punti di riferimento dei tifosi: tutte persone che ci hanno messo sempre la faccia e il cuore e che avevano operato bene”.

Ancora una volta la squadra crociata ha dimostrato l'incapacità di ribaltare il risultato nel momento in cui va in svantaggio. Da cosa può dipendere?
“Da esterni non si sbaglia mai. Quando si è in panchina si cerca sempre di fare il massimo. Penso vi sia una situazione un po' particolare: bisogna esserci dentro per poter capire che problematiche ci sono. Qualcosa deve esserci. Altrimenti coloro che hanno preso i giocatori devono metterci la faccia e assumersi le proprie responsabilità. Indubbiamente se hanno preso questi giocatori, sicuramente avranno visto qualcosa. Ma il campionato di Serie B è molto difficile. I direttori dovrebbero osservare e valutare i giocatori dal vivo, in presenza, prima di acquistarli e non limitarsi a osservare video. Ci sono i giocatori. Non è possibile che in un Under 21 non ci siano uno-due giocatori che giochino titolari in A. C’è qualcosa che non quadra. Penso che il Parma cada in questa pecca. Per due-tre anni si è sempre data la colpa agli allenatori. Penso che a questo punto qua è la società che forse non sa o pensa solo alle proprie tasche. Ho seguito il Parma con la vicenda della rinascita: c’è gente che ci ha messo la faccia, come Alessandro Lucarelli e Marco Ferrari con tutto il suo gruppo. Loro hanno fatto rinascere il Parma dalla Serie D. Spendevano soldi per poter vincere il campionato, e così è stato. Con Krause i soldi ci sono ma non sono capaci di fare un mercato per la Serie B. Occorre avere giocatori per la Serie B che sappiano sacrificarsi. Non è giusto accusare sempre gli allenatori, che comunque possono sempre sbagliare, ma occorrerebbe rivolgersi anche ai piani alti. Sono rimasto legato a Parma e ho molti amici nella città ducale. Mi dispiace che si sia creata questa situazione anche perché ad un certo punto i tifosi possono anche stancarsi. E’ brutto vedere in curva 200 persone invece di 700. Potrebbe venir meno la fiducia. Occorre tener presente che la Serie B si vince con carattere, determinazione, giocatori idonei alla categoria e organizzazione”.

Per la prima volta in stagione Pecchia ha effettuato scelte sperimentali rivelatesi non all'altezza della situazione. Come valutare le mosse del tecnico ducale?
“Vorrei rivedere meglio i giocatori impiegati per la partita di Coppa contro l’Inter e la partita di campionato a Bari. La Coppa Italia ha un suo valore ma penso che al Parma interessi vincere il campionato di Serie B. Parlo da esterno: cercherei sempre di mettere la squadra migliore in campo. Se volessi fare degli “esperimenti”, cercherei di farli con una squadra con cui c’è molta differenza, quindi contro l’Inter. L’esperimento l’avrei provato così: se fossi uscito, avrei avuto pazienza, se fossi passato ne avrei guadagnato. Penso che la priorità del Parma sia tornare in A. Ripeto questa è una mia opinione da esterno”.

Il ko del San Nicola ha implicato la momentanea esclusione del Parma dalla zona playoff. Secondo Lei dove può arrivare la squadra ducale?
“Deve arrivare ai playoff. Penso che il Frosinone ha un buon vantaggio. Il Genoa e il Bari possono raggiungere la Reggina. Queste squadre lotteranno per il secondo posto. Le altre squadre dovranno lottare per un posto nei playoff. Con i playoff hai ancora la possibilità di andare in A anche nell’ultimo mese. Il Parma deve assolutamente arrivare il più in alto possibile. La Serie B è difficile e imprevedibile e il Parma dovrà ambire ad andare avanti quanto più possibile ma dovrà far attenzione anche alle squadre che arrivano alle spalle”.

A Bari era presente anche il presidente Krause. Una sua riflessione sulla sua gestione...
“Krause mette a disposizione un budget importante, economicamente parlando. Io mi esprimo ovviamente dall’esterno, ma ho questa sensazione: le persone, quando notano che c’è un presidente con dei soli, pensano maggiormente ai propri interessi piuttosto che gli interessi della società e dei tifosi. Mi posso sbagliare però questa è la mia sensazione. Non è possibile che per due-tre anni si possa sempre sbagliare. Il presidente deve prendere la situazione in mano e rivolgersi a gente preparata e competente. Non è possibile che anche quest’anno il Parma, fino a questo momento, non rispetti le aspettative. Questa situazione a me non piace. Inoltre ripeto ancora una volta la questione che in Serie B debbano giocare più giocatori italiani, dovrebbero essere l’80%. Occorre gente che corra e che abbia carattere per fare la Serie B. Penso che il presidente deve reinserire in società gente di Parma e avere fiducia in loro. La gente del luogo lavora per la squadra e per la città nel miglior modo possibile”.

Nel prossimo turno il Parma ospiterà il Perugia, squadra che è in netta ripresa. Che gara sarà?
“Spero che il risultato del San Nicola non incida sulle altre partite. Il Perugia è reduce dal pareggio col Palermo e dalle vittorie contro Benevento e Venezia. Gli umbri non hanno nulla da perdere, anche se sono penultimi in classifica. Con risultati positivi si ha più fiducia in se stessi. Dipende dalla testa. Il Parma deve eliminare la partita di Bari, ma al contempo migliorare tutti i fattori che non sono andati bene al San Nicola. I crociati devono eliminare dalla testa sia la partita contro l’Inter che la partita contro il Bari. Il Parma deve ripartire. Da ora in poi il Parma deve fare più punti possibili."

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