PL - Lauria: "A Terni sarà una partita difficile, ma la sfida per il secondo posto è apertissima"

11.02.2023 10:07 di  Donatella Todisco   vedi letture
 PL  -  Lauria: "A Terni sarà una partita difficile, ma la sfida per il secondo posto è apertissima"
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© foto di Giovanni Padovani

E' il giorno di Ternana-Parma. La sfida del Liberati si preannuncia importante per entrambe le squadre in prospettiva playoff. I crociati di Pecchia vorranno dare continuità alla prestazione con il Genoa, mentre gli umbri cercano punti davanti al proprio pubblico per rimanere stabili in zona playoff. Abbiamo contattato il doppio ex Fabio Lauria, con cui abbiamo fatto un'analisi dettagliata del match del Liberati. Cresciuto nel settore giovanile della Ternana, Lauria nel corso della sua carriera ha vestito la maglia crociata nella stagione 2015/2016, anno in cui è stato uno dei principali fautori della promozione in Serie C con 26 presenze e 7 reti in campionato. L'ex attaccante segue ancora molto attentamente il Parma, come anche il campionato cadetto. Ecco cosa ha detto ai microfoni di ParmaLive.com.

Il prossimo impegno del Parma sarà contro la Ternana al Liberati. Quanto conta questa sfida in ottica playoff?
"Direi che Ternana-Parma ha tantissima importanza, vedendo la classifica. E' uno scontro diretto tra due squadre che, tra alti e bassi, stanno mantenendo una certa costanza di risultati. Entrambe le squadre sono lì a giocarsi i playoff e non solo. Il campionato di B è lungo e difficile, per questo si potrebbe puntare a qualcosa in più dei playoff".

Finora il Parma non è stato continuo. Da cosa può dipendere?
"I fattori posso essere diversi. E' compito del mister valutare questo aspetto perché lui segue la squadra costantemente. E' vero che il Parma è reduce da una sconfitta a Cosenza e ancora prima aveva anche perso a Bari. Allo stesso tempo è altrettanto vero che i crociati hanno vinto in casa contro il Perugia e il Genoa, quest'ultima partita non facile, con il risultato di 2-0. In un campionato così difficile è ammissibile che si possano avere questi alti e bassi. Io ho detto costanza di alti e bassi perché si nota nei risultati del Parma una ciclicità di sconfitte alternate a vittorie. Ad una sconfitta i ducali reagiscono con una vittoria, come dimostrano queste ultime partite. Quindi c'è una reazione, come ci sono anche i valori della squadra. E' vero che ci sono solo 10 punti di distanza dalla seconda in classifica e tante squadre appaiate in pochissimi punti, ma penso che non sia un'impresa impossibile".

Cosa ne pensa della scelta di Pecchia di dare fiducia a Vazquez come riferimento centrale in attacco piuttosto che schierare Inglese nella partita contro il Genoa?
"Queste sono valutazioni che spettano al mister. E' lui che vede i giocatori durante la settimana e nota come si muove la squadra durante la settimana. Confermo la mia opinione secondo cui per me Vazquez può giocare ovunque. E' un giocatore molto forte in B. Probabilmente in questo momento Pecchia ha bisogno più di un rifinitore che di un finalizzatore affinché gli altri possano inserirsi alle spalle del Mudo. Non conosco la condizione fisica di Inglese. Questa decisione potrebbe essere una scelta dettata dal fatto che Roberto non è ancora al top della condizione; non sta passando un momento felice. Sono tante le valutazioni da fare, ma sono due giocatori completamente diversi con un differente gioco. Di conseguenza anche la squadra avrà un gioco diverso: un conto è avere una punta di riferimento da area di rigore come Inglese, un conto è avere un rifinitore come Vazquez, anche se l'argentino non manca di far gol. Probabilmente Pecchia, in base a tante motivazioni, crede che ci sia più bisogno di svuotare quello spazio per far inserire gli altri, piuttosto che riempirlo con una prima punta. Potrebbe essere questa una valutazione. Ma ripeto, è difficile fare una considerazione a trecentosessanta gradi perché il polso della situazione ce l'ha l'allenatore durante la settimana".

Nell'ultima sfida contro il Genoa, Pecchia ha schierato Benedyczak titolare. Secondo Lei il giovane attaccante si sta adattando bene a giocare largo o renderebbe di più come punta centrale? Lo stesso polacco ha affermato, in un'intervista concessa alla nostra redazione, che Inglese gli dà dei consigli utili. Quanto può essere importante per la sua crescita allenarsi con gente come l'attaccante pugliese o Vazquez?
"Benedyczak può fare entrambi i ruoli, è un ragazzo di prospettiva. Può crescere e sicuramente crescerà ancora tanto, e si sta adattando bene a quel ruolo. Probabilmente potrebbe essere più vicino alla porta facendo la prima punta, però poi occorre valutare i movimenti che vengono fatti. Se hai Vazquez davanti è più facile che si inseriscano gli altri, piuttosto che lui. Da questo può derivare la scelta di Pecchia di mettere Benedyczak esterno per dargli più spazio e per metterlo più vicino alla porta. Non è sempre detto che giocando esterno sei più vicino alla porta, dipende poi dalle modalità di gioco. E' vero che se si mette una punta centrale che occupa lo spazio dell'area di rigore, è più facile che gli esterni abbiano gioco per metter palla dentro per la prima punta. Avendo Vazquez, invece, magari gli esterni sono più adatti per buttarsi dentro, dunque sono più vicino alla porta e hanno più occasioni di salire davanti alla porta. Inoltre il polacco non gioca di spalle ma con il viso rivolto verso la porta. Dunque questa posizione potrebbe giovare. E' probabile che lo spostamento di Vazquez possa derivare dal fatto di mettere in condizione dei ragazzi giovani con delle qualità assurde di avere più confidenza con la porta e con il gol. Il fatto che Benedyczak si alleni con Inglese e Vazquez può solo giovare. Essere in un contesto con giocatori che hanno un certo spessore, sia dal punto di vista professionale che umano, che aiutano i più giovani, è importante. Io credo che in una squadra sia fondamentale questo. Conosco Roberto e ho giocato con lui, so che persona è e lo stimo molto. Non ho dubbi che lui, anche stando fuori, possa dare una grande mano alla squadra. E' questo che fa la differenza in una squadra: avere dei giocatori che, nonostante dei periodi difficili, nonostante possano non giocare per una scelta dell'allenatore o per qualsiasi altro motivo, siano in grado di fare da chioccia per i giovani. E' fondamentale dare l'esempio".

Quali difficoltà possono incontrare i crociati al Liberati?
"Le difficoltà sono tante, la Ternana è una squadra costruita bene. Le Fere hanno un presidente, Stefano Bandecchi, molto carismatico. Ha deciso di sostituire Cristiano Lucarelli con Aurelio Andreazzoli, di certo non l'ultimo arrivato, che ha fatto sempre giocare bene le sue squadre. Il fatto di mandar via Lucarelli, che comunque stava facendo un ottimo campionato, per prendere un tecnico come Andreazzoli, fa comprendere dove almeno mentalmente vuole arrivare la società umbra. Sarà una partita difficilissima tra due squadre con grandi valori in campo. Conosco l'ambiente del Liberati e posso dire che è uno stadio caldo, la tifoseria si fa sentire da entrambi i lati. Non è facile andare a giocare a Terni. Ci saranno delle insidie e vedremo il Parma come si comporterà. Sicuramente sarà un test importante in chiave playoff. Il Parma è reduce da una vittoria contro la squadra che secondo me ha la rosa più completa del campionato. Adesso va data continuità di risultati, cercando di uscire da quella costanza che c'è stata con la ciclicità di vittorie e sconfitte. Occorre dare persistenza alla grande prestazione contro il Genoa".

Il Parma può sperare in una promozione diretta o deve puntare ai playoff?
"Attualmente non è facile, ma non è impossibile. Ci sono tante squadre con rose importanti davanti, come Genoa e Reggina. Il Bari ha dimostrato di poter stare tra le prime della classe senza problemi. Il Palermo è tornato su, dopo un inizio non esaltante. Anche il Cagliari si sta riprendendo con Ranieri, anche se ha fatto un passo falso a Modena; poi occorrerà vedere come si evolve la situazione con il ricorso che hanno fatto. Ora ragionerei in ottica partita dopo partita. Si gioca ciascun match, cercando di portare a casa i tre punti per rimanere almeno nella zona playoff. E' chiaro che la situazione, in questo momento, dipende anche dalle altre squadre, come Genoa e Reggina. Il Sudtirol con Bisoli sta facendo un campionato straordinario. Il Parma oggi non è padrone di se stesso: deve aspettare i risultati delle altre. Allo stesso tempo, però, può fare un percorso che è difficile ma non impossibile, bisogna ragionare partita dopo partita. E' un bel campionato e lo dimostra il fatto che dal Genoa, secondo in classifica, al Parma e alla Ternana, a quota 33, ci sono sette squadre in 10 punti. Se considerassimo anche il Cagliari, il Pisa e il Modena, ci sarebbero tantissime squadre. Il campionato è molto aperto per me. Tutto può succedere e occorre pensare partita dopo partita. Credo che Pecchia queste cose le sappia".

Chi pensa possa salire in maniera diretta in A?
"Dico Frosinone per la costanza che sta avendo e per il vantaggio su Genoa e Reggina. La squadra ciociara sta facendo un grandissimo percorso, nonostante una rosa competitiva ma non al livello delle altre. Grosso sta facendo un lavoro eccezionale. I ciociari sono solidi in difesa e hanno giocatori forti davanti. E' una squadra assemblata bene con un grande allenatore, e merita la vetta della classifica. La sfida per il secondo posto, invece, è apertissima: Genoa, Reggina, Bari, Sudtirol, Palermo, Parma, Ternana, anche Cagliari. Al momento vedo un secondo posto apertissimo per la promozione in A".

Come finirà Ternana-Parma?
"Io mi auguro che la partita finisca con una vittoria dei crociati. Parma mi è rimasta nel cuore e sarò sempre un tifoso degli emiliani. Questo è un augurio, non vorrei portare sfortuna. Mi astengo dal fare pronostici".

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