PL - De Canio: “Parma, la promozione diretta non è un miraggio. Ma manca l'amalgama"

14.11.2021 10:17 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - De Canio: “Parma, la promozione diretta non è un miraggio. Ma manca l'amalgama"
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Luigi De Canio, come molti suoi colleghi d'altronde, ha iniziato la sua carriera da allenatore nel momento in cui ha appeso le scarpette al chiodo, ed è nel mondo del calcio professionistico da oltre 40 anni. Nelle sue esperienze sulle panchine ha guidato tantissimi club in Italia, riuscendo anche a togliersi parecchie soddisfazioni, ultima della quali tra i cadetti con il Lecce, nella stagione 2009-2010. E proprio riguardo la Serie B di quest'anno abbiamo voluto chiedergli quelle che sono le sue sensazioni focalizzando, ovviamente, l'attenzione sul Parma. Di seguito quanto ha dichiarato ai microfoni di ParmaLive.com. 

Parma che fatica a decollare: se lo aspettava? 
“Penso non se lo aspettasse nessuno, ma è nella logica delle cose”. 

Le è mai capitato in carriera di avere partenze così a rilento e poi decollare? 
“Si, certamente. Credo sia accaduto a tutti almeno una volta, cosi come spesso capita il contrario per poi avere problemi nella seconda parte del campionato. Poi vanno valutate le motivazioni che portano ad un determinato rendimento e a quali risultati. Non è questione di conoscere la B, ma di essere dentro la situazione. Serve competenza per affrontare determinate problematiche. Da lontano è impossibile per ognuno di noi esprimere un giudizio che possa essere veritiero”. 

Un punto di forza e un punto debole per i crociati? 
“Mi sembra che ci siano tanti punti di forza. Tanti bravi calciatori, una società strutturata e senza dimenticare anche la presenza di un campione come Buffon, la sua qualità. Ed anche la competenza di Maresca: tutti punti di forza. I punti deboli, per capirli, bisognerebbe stare dentro. Probabilmente tarda a funzionare bene l’amalgama di uomini nuovi. E’ l’unica motivazione a cui si possa pensare”. 

Cosa pensa di Maresca? Secondo lei è un Parma troppo lento e che rinuncia al pressing?
“Come le ho detto prima, tra le cose positive ci sono l’entusiasmo, la gioventù e la preparazione di Maresca. Di questi aspetti tattici non saprei dire. Non so se possano essere queste davvero le cause. Sono cose che solo chi segue ed è dentro la pressione può capire. E non mi permette di dire delle cose esatte”. 

È la solita serie B combattuta? Che idea si è fatto sul campionato?
“Credo che sia una bella Serie B questa, forse la migliore degli ultimi anni. Ci sono tante squadre forti, livellate verso l’alto. Chiunque può vincere contro chiunque. Da fuori è un bel campionato, un bel vedere. C’è un buon livello in giro”. 

Sul mercato dove interverrebbe per rinforzare il Parma?
“Andrebbe chiesto ad un direttore sportivo: sono loro che guardano la disponibilità dei calciatori e soprattutto ciò che serve. I mister si limitano ad allenare soltanto i calciatori che hanno a disposizione. Per fare una richiesta bisogna conoscere profondamente valori e caratteristiche dei calciatori a disposizione”. 

Parma può ancora credere alla promozione diretta?
“Perché no? È un campionato livellato, non è escluso che qualsiasi squadra possa inserirsi. Vale anche per Benevento e Monza. Ci sono squadre che hanno potenzialità per fare una serie di risultati importanti per rimettersi in carreggiata. Tra queste c’è anche il Parma”.

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