PL - Apolloni: "Al Parma manca cattiveria agonistica. Per andare ai playoff bisogna cambiare marcia"

20.02.2023 16:14 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Apolloni: "Al Parma manca cattiveria agonistica. Per andare ai playoff bisogna cambiare marcia"
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© foto di Giovanni Padovani

Il gol su rigore di Gondo al 62' ha decretato la quinta sconfitta interna stagionale del Parma, caduto al Tardini contro l'Ascoli. I crociati di Pecchia ancora una volta sono costretti a fermarsi e riorganizzarsi al meglio per ripartire alla ricerca della tanto declamata continuità. Abbiamo contattato Luigi Apolloni, ex difensore e allenatore del Parma, per parlare della situazione della squadra emiliana, che da inizio stagione sembra non voler cambiare registro. Ecco le sue parole ai microfoni di ParmaLive.com.

Ennesimo stop al Tardini. Il Parma non riesce a trovare continuità di risultati utili e cade, questa volta, contro l'Ascoli. Questa situazione può dipendere da una questione mentale?
"Secondo me sì. Il Parma ha dimostrato di avere qualità, ci sono state situazioni in cui i crociati hanno vinto convincendo. Il problema secondo me è di natura mentale, ma non so da cosa sia dovuto. Si vede la differenza tra una partita e l'altra, quando i giocatori riescono a mantenere la concentrazione e ad avere la determinazione e la cattiveria agonistica per raggiungere la vittoria. Queste sono delle situazioni che si sono verificate nell'ultimo periodo, in questa annata, che vanno a penalizzare tutto il lavoro e soprattutto le qualità dei calciatori, che non riescono a venir fuori. Non si capisce con precisione se è una questione mentale o fisica. Ci sono dei limiti che vanno corretti velocemente".

Eppure i crociati hanno colpito 3 legni ma non sono riusciti a concretizzare. Semplice sfortuna o scarsa precisione?
"Un po' l'uno, un po' l'altro. Ho letto una statistica secondo cui il Parma è una delle squadre che tira di più in porta ma è meno precisa, come è successo anche nella gara di sabato scorso. Al Parma a volte manca la fortuna. Secondo me poi manca anche un'altra componente importante: la cattiveria agonistica che ti permette di realizzare i gol per vincere. Potrebbe essere anche che sia la convinzione che manchi in questa squadra, questo spiegherebbe in parte anche la discontinuità delle prestazioni. Il Parma ha dimostrato di essere capace di buone prestazioni in cui può mettere sotto una squadra come il Genoa, per poi perdere con squadre di bassa classifica. L'Ascoli era reduce da un risultato positivo, ha cambiato allenatore, occorrerebbe aver avuto un po' di attenzione in più. Forse manca il senso di appartenenza e quel senso di cattiveria agonistica che fanno rendere le squadre che giocano in casa più sicure di sé e lottano per vincere. Parma è una città che ti permette di avere entusiasmo: anche se i tifosi contestano, sono sempre vicini alla squadra. Penso che la capacità che ha questa città di riuscire a far sì che i calciatori si ambientino al Tardini e giochino su un campo che ha una storia, siano delle motivazioni forti che un calciatore debba prendere in considerazione".

Come si può valutare la prima prova da titolare di Charpentier?
"Charpentier torna da vari problemi e acciacchi che ha avuto. Per quello che poteva fare ha fatto una buona gara. E' chiaro che, come sempre, occorre del tempo, anche se purtroppo quest'ultimo non sempre è a favore. Ad ogni modo reputo il fatto che sia rientrato, penso che possa essere un potenziale da sfruttare per il resto del campionato. E' un giocatore che ha dei valori, l'ha dimostrato anche lo scorso anno a Frosinone. Deve ritrovare la condizione psicofisica che gli permetta di sentirsi bene. E' chiaro che se hai la fortuna di fare subito gol, è un vantaggio in più. I tre legni sono anche frutto della sfortuna, però è anche vero che a volte la fortuna devi anche guadagnartela con la determinazione".

Pecchia ha dimostrato di avere le idee un po' confuse sui titolari schierati. Inserire dal 1' persone che hanno giocato poco, come Zagaritis, Coulibaly o Charpentier, può aver influito?
"Questo non penso. Pecchia segue la squadra durante la settimana degli allenamenti e vede la crescita dei giocatori. Non si mettono in discussione le qualità e le conoscenze del mister. A volte gli allenatori possono fare delle scelte che si rivelano giuste, altre volte queste non vengono premiate. Ad ogni modo è l'allenamento che dà all'allenatore la possibilità di schierare in campo i giocatori. Io penso che se Pecchia ha schierato questi giocatori è perché lui ha visto in settimana delle possibilità che poi purtroppo non sempre si riescono a sfruttare o mettere in pratica durante la gara".

Il Parma è momentaneamente fuori dai playoff. Dove può arrivare questa squadra?
"Secondo me il Parma può arrivare ai playoff. Chiaramente deve cambiare ruolino di marcia e mentalità. Il Parma ha i valori giusti per poter disputare i playoff. Inoltre i crociati hanno le qualità e le carte in regola per poter arrivare anche a lottare per arrivare in Serie A. Io non farei grossi drammi".

Venerdì allo Stirpe i crociati affronteranno il Frosinone, capolista di Serie B. Come si può affrontare al meglio questa difficile sfida?
"Può essere invece l'opportunità di far vedere le qualità della squadra emiliana. Il Parma deve dare un segnale forte durante questa settimana. E' un banco di prova importante per cercare di valutare quella che è la condizione adesso. Sicuramente il Frosinone avrà da perdere qualcosa in più rispetto al Parma. E' un'opportunità per Pecchia e i suoi ragazzi per poter far vedere veramente il loro valore".

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