ESCLUSIVA PARMALIVE - Sconcerti a 360° sul Parma: "E' un cantiere aperto. Cassano l'unica certezza"

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12.10.2014 13:19 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA PARMALIVE - Sconcerti a 360° sul Parma: "E' un cantiere aperto. Cassano l'unica certezza"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Approfittando della sosta per gli impegni delle Nazionali, la redazione di ParmaLive.com ha contattato in esclusiva il guru del giornalismo sportivo italiano Mario Sconcerti. L'editorialista del Corriere della Sera ha analizzato ai nostri microfoni l'inizio di stagione del Parma, attualmente fanalino di coda della massima serie: "Ci sono molte differenze tra il Parma di quest’anno e quello dell’anno scorso: sono andati via giocatori importanti, e si sono infortunati giocatori altrettanto importanti come Paletta, Biabiany e Cassani. Si è proprio indebolita la struttura della squadra rispetto all’annata passata. Il fatto che il Parma sia arrivato sesto un anno fa, non significa che debba arrivare oltre il sesto posto tutti gli anni. Bisogna sempre riconfrontarsi. E’ purtroppo una squadra con poco equilibrio, prende davvero troppi gol”.

Quanto può aver pesato sul morale della squadra la mancata partecipazione all’Europa League?
“Al di là dell'aspetto psicologico, io vedo proprio una squadra 'storta', sinceramente. Si fa prendere troppo facilmente in contropiede dall’avversario”.

Non è un po’ strano vedere così poco equilibrio con un condottiero come Donadoni alla guida della squadra?
“Se gli allenatori potessero fare tutto, sarebbe facile. Sono convinto che il tecnico stia lavorando proprio su questo: il Parma in questo momento è un laboratorio e sta cercando di migliorare. Io non credo che i crociati possano avere questa classifica alla fine del campionato. Sono però sicuro del fatto che il Parma in queste prime giornate abbia giocato male”.

Ghirardi dichiara che la squadra è competitiva e può piazzarsi benissimo a metà classifica. Leonardi, invece, si dice preoccupato e invita la squadra a reagire immediatamente per evitare brutte sorprese. La verità sta nel mezzo?
"Io mi fiderei maggiormente di Leonardi, perché è più un uomo di calcio. Ghirardi è uno che assiste al calcio, che investe nel calcio, ma che non l’ha studiato. Temo che sia più vicina al vero la teoria di Leonardi, fatto salvo che ci sono dieci-dodici squadre che valgono il Parma: in questo momento i crociati non sono né inferiori né superiori ad esse".

Lei che è un amante dei numeri, ricorda un Cassano così prolifico sotto porta nelle sue precedenti avventure?
“Cassano a 23 anni è stato il 23enne che ha segnato di più nella storia del calcio del dopoguerra. Ci si deve meravigliare quando Cassano non segna, non quando segna. Soprattutto adesso che gioca in un nuovo ruolo che gli consente di correre poco e di dedicarsi quasi esclusivamente al gol. Io credo che Cassano di gol ne segnerà ancora molti. Il barese è la vera differenza del Parma”.

L’attaccante classe 1982 potrebbe diventare per il Parma quello che erano Baggio e Signori per il Bologna?
“Certamente sì”.

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