Passata la rabbia salviamo tutte le cose positive: il Parma del primo tempo potrà lottare fino in fondo

23.02.2021 19:00 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Passata la rabbia salviamo tutte le cose positive: il Parma del primo tempo potrà lottare fino in fondo
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Vi dico la verità, ancora non mi è passata. La delusione per il 2-2 di domenica è ancora tanta, soprattutto per quanto si era visto per tre quarti della partita. Finalmente avevamo visto un bel Parma, pulito, cinico, ben messo in campo. Fase difensiva praticamente perfetta, bel fraseggio, azioni incisive e quel ritorno al gol, che al Tardini mancava davvero da una vita. Sul 2-0 un po’ tutti ci avevamo creduto, tutti avevamo sperato che quella potesse essere davvero la partita della svolta, quella famosa "scintilla" che mister D’Aversa chiede da qualche settimana. E sembrava poterla essere anche negli occhi dei ragazzi in campo, finalmente convincenti sotto ogni aspetto, dall’approccio allo svolgimento, con sessanta minuti di alto livello. Si era anche sbloccato Andreas Cornelius, il cui lavoro sporco era stato finalmente premiato da una zuccata su cross perfetto di Pezzella, sfiorando anche il bis poco dopo, salvato solo da un super Musso.

E poi? E poi è arrivato il crollo, che fa arrabbiare, che fa dispiacere, che sconforta. La partita con l’Udinese è stata un’occasione d’oro gettata nella spazzatura, perché mai come domenica il Parma avrebbe meritato i tre punti. E’ bastato un errore difensivo per rimettere in partita i friulani, fin lì sopraffatti dal Parma, e per gettare nel baratro il Parma. Ogni azione sembrava quella buona perché i bianconeri trovassero il pareggio, arrivato, poi, sull’ennesimo calcio da fermo, ancora una volta di testa per una marcatura insufficiente. E’ ormai chiaro che il problema principale di questo Parma non sia la difesa e non sia nemmeno l’attacco. Il problema di questo Parma è la fragilità psicologica, che getta in una condizione di paura i crociati alla prima cosa negativa che accade. Fin lì il piano tattico di mister D’Aversa era stato perfetto, così come la lettura della partita: i cambi, purtroppo, non sono riusciti a dare quella la solidità necessaria per portare a casa quei tre punti, che avrebbero significato svolta.

Ma, come detto, accantonata l’amarezza per l’occasione buttata, sorridiamo per le cose positive che abbiamo visto domenica. Il Parma dei primi 65 minuti è una squadra che può farcela, che può lottare contro tutti per quell’obiettivo salvezza che giornata dopo giornata sembra sempre più lontano. Il tempo che manca è sempre meno e le avversarie hanno iniziato a correre: salvarsi per questo Parma, per come si è messa la stagione, sarebbe davvero come vincere uno scudetto. L’augurio è che quella zuccata di Nuytinck non abbia definitivamente spazzato via i nostri e che mister D’Aversa riesca, da psicologo, a ripresentare la squadra della prima ora di gioco. Solo così il Parma ci potrà provare.