Parma-Genoa, una sfida all’insegna della mitologia. L’Araba Fenice farà risorgere dalle ceneri anche il Grifone?

09.10.2019 21:50 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Parma-Genoa, una sfida all’insegna della mitologia. L’Araba Fenice farà risorgere dalle ceneri anche il Grifone?
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

In pochi sanno che il Grifone, simbolo del Genoa, si deve a tale Aristide Parodi che in un’assemblea del febbraio del 1910 propose di inserire uno dei simboli della città di Genova, che già faceva parte dello stemma cittadino: il grifone. Il grifone è una creatura mitologica di origine minoica, formata da un corpo di leone con testa di aquila che stando alla simbologia dovrebbe rappresentare il dominio di cielo e terra, grazie alle peculiarità dei due animali, il coraggio del leone e la furbizia dell’aquila.

Tutto questo preambolo per dire che il Genoa di “grifonico” oggi ha ben poco. La squadra di Andreazzoli, che sembrava un dead man walking fino a ventiquattrore fa ma che ora pare saldamente al comando dei rossoblù, vive un momento particolare con il penultimo posto in classifica dato dai soli cinque punti, frutto di una vittoria contro la Fiorentina e due pari contro Roma ed Hellas. E dire che il Grifo doveva essere una delle sorprese della stagione, con un mercato interessante con l’arrivo di giocatori di caratura internazionale (Zapata e soprattutto Schone) e di giovani dalle prospettive rosee come la punta Pinamonti, frutto del desiderio estivo anche del Parma.

Alla ripresa post pausa nazionali il Grifo affronterà l’Araba Fenice Parma, in un match dal sapore quasi mitologico. L’Araba Fenice, uccello mitologico che ha il potere di rinascere dalle sue ceneri, non poteva che essere affibbiata al Parma, che orgogliosamente ne porta un’immagine stilizzata sul petto della terza maglia. Chi, se non il Parma, è rinato dalle sue ceneri?

Far rinascere dalle ceneri gli avversari sembra però essere una peculiarità del Parma moderno, che in questo campionato in tre occasioni ha riportato alla luce avversarie che sembravano finite in un baratro. Prima è stato il turno del Cagliari, poi della Lazio e sabato scorso della SPAL, tutte squadre che venivano da una serie negativa ma che in qualche modo hanno invertito la tendenza grazie ai crociati.
Lo scorso anno Andreazzoli sorrise amaro con il suo Empoli contro il Parma, punito da un gol di Gervinho e di lì a poco esonerato per far spazio a Beppe Iachini: la storia sembra ripetersi anche quest’anno, con Andreazzoli in bilico e l’allenatore ex Palermo pronto a sostituirlo.

Una sorta di ultimatum per il tecnico toscano, che dovrà spronare al massimo i suoi per convincere Preziosi a tenerlo in panchina: e in questa stagione, almeno per ora, chi se non il Parma come avversario migliore?