Check Point Parma

11.08.2014 00:00 di  Marco Rizzo  Twitter:    vedi letture
Check Point Parma
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Per gli appassionati di storia, l’espressione “check point Charlie” può ricordare un importante posto di blocco nella Germania del dopoguerra divisa tra zona d’occupazione sovietica ed americana, ricordato simbolicamente come il punto che separava la miseria dal benessere. Tralasciando la storia e passata la prima fase del precampionato, in questa turbolenta estate gialloblu il Parma è pronto ad affrontare lo step finale per presentarsi nelle migliore condizioni all’appuntamento con il campionato. Facciamo, allora, il nostro check point.

Per quanto riguarda il campo, il centrocampo sembra essere il settore in cui si interverrà in sede di mercato. Manca, infatti, il naturale sostituto di Parolo ed i nomi di Bertolacci e Kone sono tra i più graditi per caratteristiche tecniche. Se poi dovesse arrivare un regista di qualità (il plurichiacchierato Lodi) la mediana sarebbe davvero completa, con gli outsider Galloppa, Marchionni ed il voglioso Ghezzal pronti a dare il loro contributo. Qualcosa, inoltre, potrebbe muoversi in difesa sul versante sinistro. Donadoni non ha tradizionalmente gradito Mesbah e Molinaro era l’unico calciatore capace di superare Gobbi nell’undici titolare. L’esperimento inglese di Cassani a sinistra, tuttavia, potrebbe presagire un intervento low cost in quella zona. Infine, l’attacco. L’ambiente gialloblu è in attesa di riavere e valutare il Cassano bis, ma sembrano permanere problemi in termini di cattiveria sotto porta. La sfida per mister Donadoni è far rendere al meglio questo stuzzicante tridente, con Belfodil inizialmente sull’out sinistro e sperando di non perdere Biabiany, al centro di infinite trattative.

Per concludere, una panoramica generale. Tenere l’ambiente unito nel caos societario post campionato è stata un’impresa non facile, che in pochi potevano compiere. L’ad Leonardi è riuscito a ricompattare un giocattolo che rischiava di essere rotto: trattenere (per il momento) Paletta, Mirante, Biabiany, riprendere low cost Cassani e Belfodil (talento su cui scommettere ad occhi chiusi) e riconfermare Donadoni nel ciclo gialloblu è un qualcosa di davvero raro. Il tutto, per essere chiari, con poca chiarezza dai vertici societari. Il check point, allora, è completo. Un allenatore ancora voglioso di crescere con la sua creatura Parma e tanti atleti pronti e con voglia di stupire ancora. Con questo, oltre i soldi, si può andare lontani oltre ogni previsione e scavalcare, come già fatto, quel muro tra miseria e benessere, il check point Charl…Parma, pardon.