Alle ragazze di mister Panico sta riuscendo l'impresa: ora si può guardare alla poule salvezza con fiducia. Uomini ancora a caccia del loro centro di gravità permanente

17.02.2023 00:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Alle ragazze di mister Panico sta riuscendo l'impresa: ora si può guardare alla poule salvezza con fiducia. Uomini ancora a caccia del loro centro di gravità permanente
© foto di ParmaCalcio1913

Coincidentalmente con la nostra intervista esclusiva realizzata con capitan Valeria Pirone, oggi mi sembra giusto dedicare un po' di spazio al Parma femminile. Va infatti riconosciuto come alle ragazze stia riuscendo ciò che invece non sembra essere al momento nelle corde dei loro colleghi uomini, ovvero trovare la svolta della stagione. Il Parma femminile, ultimamente, sembra quasi essersi risvegliato. Diverse buone prestazioni con le squadre di alta classifica hanno fruttato molti complimenti ma pochi punti, senza dimenticare l'uscita dalla Coppa Italia (immeritata) per mano dell'Inter. Era dunque arrivata l'ora di fare punti negli scontri diretti, e puntualmente la formazione di mister Domenico Panico non ha tradito, riuscendo a centrare due vittorie fondamentali (contro Como e Sampdoria), inframezzate dal prezioso pari con il Pomigliano. Certo, anche a causa dei costi notevolmente minori rispetto al calcio maschile, bisogna dire che il Parma femminile è intervenuto in modo massiccio sul mercato a gennaio, acquistando elementi di sicuro valore come Arcangeli, Corbin e Lazaro, le ultime due immediatamente decisive. Non si può tuttavia non fare un plauso alle ragazze e al mister, che dopo diversi mesi all'ultimo posto hanno finalmente risalito la china. Dopo la gara con la Juventus, che chiuderà la regular season, si potrà guardare alla poule salvezza con rinnovata fiducia per centrare la permanenza nella massima serie.

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La musica, purtroppo, è ben diversa in ambito maschile, dove la sterzata non sembra voler arrivare. La squadra di Pecchia ha confermato i problemi di mancata continuità che si porta dietro da inizio stagione, facendo registrare il pareggio con la Ternana. Il che, certo, aiuta quantomeno a muovere la classifica, ma non è proprio ciò che i tifosi auspicavano dopo il bel successo contro il Genoa. Diversi sono gli aspetti che preoccupano, anche se i temi alla fine restano sempre gli stessi: le amnesie difensive dei singoli, la difficoltà ad andare in gol con gli attaccanti. Lautaro Valenti non è un terzino e lo si sapeva, forse è stato troppo ottimistico pensare di spostarlo in quel ruolo senza sostituire il partente Oosterwolde, sulla base di un paio di buone prestazioni. Tra l'altro è un peccato anche per lo stesso Valenti, che da centrale stava facendo bene. Roberto Inglese, dopo un avvio di campionato che sembrava incoraggiante, si è di nuovo spento: dispiace perché ha sempre dato quello che poteva, ma ad oggi forse al Parma serve altro. Questo "altro" però evidentemente non può essere per il momento Charpentier, fin qui quasi un oggetto misterioso. Ma, singoli a parte, i problemi li conosciamo e sono, appunto, gli stessi da mesi, per tacere degli interrogativi dirigenziali e societari (ma arriverà prima o poi un nuovo direttore tecnico, also known as "Managing Director Sport"? Mistero). La squadra crociata (così come anche la stessa società) sembra, insomma, perennemente a caccia del proprio centro di gravità permanente, come cantava il grande Franco Battiato: per ora, dovremo stare a vedere se verrà centrato almeno l'obiettivo playoff. E poi, chi vivrà vedrà...