A Perugia triplo passo indietro e l'approccio diventa una costante. Attacco anemico, i numeri non mentono

18.09.2017 14:17 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
A Perugia triplo passo indietro e l'approccio diventa una costante. Attacco anemico, i numeri non mentono
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La classifica non c'entra, è la prova del Parma del Curi a destare grosse preoccupazioni: un crollo delle proporzioni di quello visto sabato davvero nessuno se lo aspettava, contro un Perugia assolutamente temibile ma pur sempre infarcito di assenze e non di poco conto. La difesa, perfetta o quasi nelle prime tre uscite, ha manifestato grosse lacune che devono essere sistemate per tornare ad essere una formazione in grado di giocarsela con tutte. Se l'attacco continua a dare segnali preoccupanti, contro gli umbri è crollato anche il centrocampo, mal posizionato e spesso preso d'infilata per una questione di scarsa velocità e ancor più precario equilibrio. Per la quarta volta di fila inoltre, il Parma ha dimostrato di avere grossi problemi con l'approccio alla sfida: era successo con la Cremonese, coi primi 15-20 minuti decisamente più grigiogrossi che crociati, meno contro il Novara, di nuovo con il Brescia e due giorni fa ancora, con il Perugia, che ha schiacciato i crociati di D'Aversa fino a trovare il meritato gol del vantaggio. 

Con due gol segnati in quattro gare quello del Parma è il secondo peggiore attacco della Serie B, con due sfide interne e due esterne, quindi con l'equilibrio giusto per dare un giudizio. E' evidente che là davanti qualcosa non funziona, pur allargando il discorso alla "fase offensiva" che al mero reparto. Se poi si considera che la metà dei gol segnati è arrivata su rigore, ecco che il dato non può che destare allarme. Alzi la mano chi tra addetti ai lavori e tifosi si sarebbe aspettato un rendimento del genere dopo un mercato che ha portato in dote Siligardi, Insigne, Di Gaudio, Ceravolo e le conferme di tutti gli attaccanti titolari dell'anno scorso.