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Gol fatti e subiti al termine del girone d'andata: poche reti ma efficaci, la difesa fa meglio della Roma

di Giuseppe Emanuele Frisone

Al termine del girone d'andata e col 2018 ormai alla fine, in casa Parma si può tracciare qualche bilancio. I numeri, infatti, seppur non sono in grado di spiegare tutto, qualche indicazione riguardo il campionato dei crociati sin qui la possono dare eccome. In particolare, emergono alcuni punti di forza della squadra di D'Aversa - a fronte di numeri che, di base, non sembrano essere entusiasmanti. Nel dettaglio, ci riferiamo al dato dei gol segnati: appena 17, con una media inferiore a una rete a partita. Il che sembra abbastanza desolante per una squadra che comunque occupa una tranquilla posizione di metà classifica, non distante peraltro dalla lotta per un piazzamento europeo. 17 gol segnati, peraltro, è un dato molto simile a quello fatto registrare dalle squadre in lotta per non retrocedere, come Bologna (15) e ChievoVerona (14). Però possiamo guardare questi numeri anche in maniera diversa, perché, se 17 gol sono pochi, sono valsi ben 7 vittorie, dimostrandosi quindi mediamente molto più decisivi di quelli messi a segno da altre squadre. Basti pensare all'Atalanta: i nerazzurri hanno una sola vittoria in più rispetto al Parma e tre punti in più, ma di reti ne hanno segnate ben 39. Insomma, segnare meno non è necessariamente un male se porta punti in classifica.

La media gol è negativa: -6. Ciò significa che le reti subite nel girone d'andata sono state 23: un dato tutto sommato in linea con la posizione di metà classifica del Parma. Anche qui, però, è un numero che può esser letto positivamente se paragonato a quello di squadre davanti ai crociati o con lo stesso punteggio: il Sassuolo, ad esempio, ha subito ben 32 reti - e ha gli stessi punti del Parma - mentre la Roma, più avanti in classifica di 5 punti, di reti ne ha incassate 24. Una in più del Parma, per l'appunto.


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