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Entella, Gozzi non molla: "B falsata, vado al CONI e al TAS di Losanna se necessario"

di Sebastian Donzella

Antonio Gozzi è una furia. Il presidente della Virtus Entella, dopo la retrocessione in C e la salvezza ottenuta in tribunale dal Foggia, ha così attaccato il sistema a Tuttosport: "Non lascio il calcio e non abbandono il caso. Vado al CONI e se serve anche al TAS di Losanna. Sono un sognatore: lotto per cambiare le cose ingiuste. La sensazione è di una sentenza sbagliata: è stato riconosciuto l'impianto accusatorio, ma non c'è stata continuità con il verdetto. Come impongono le norme NOIF: se una stagione è stata alterata, la penalità va fatta scontare in quel campionato. Si parla di un fatto molto grave, c'è una società definita dalla Procura di Milano una "lavatrice di denaro di provenienza illecita", con incroci pericolosi da coinvolgere la Direzione Distrettuale Antimafia. E la Procura di Milano ha ottenuto il commissariamento del club. Se non è arrivata una sentenza esemplare, quando arriverà? Sarebbe stato un modo per dire che il calcio fa pulizia. Se non c'è sensibilità verso la legalità, il calcio italiano è destinato a morire. La situazione in B è grave, ci sono tanti casi di doping amministrativo, anche se non a livello del Foggia. L'Entella resterà in campo, ritenendo il campionato falsato, perché siamo un club che si è distinto anche fuori dal terreno di gioco. Perché se qualcun altro non paga contributi e tasse e utilizza denaro ottenuto in modo illecito, usufruisce di un vantaggio indebito. Io non mollo: con l'avvocato Grassani stiamo preparando l'appello. Battagliamo per i diritti dell'Entella e il caso-Foggia è l'esempio per difendere principi opposti a quelli che sono stati messi in atto".


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