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Scala: "Parma disperato, poche speranze di salvezza. Ai miei tempi anni meravigliosi"

di Donatella Todisco

Nevio Scala, ai microfoni di Tuttojuve.com, parla così della sfida in programma oggi tra Juventus e Parma: "A questo punto il Parma è abbastanza disperato, ho paura che gli rimanga poche possibilità di restare in A ma proverà ugualmente a giocarsela. Sono molto dispiaciuto per la situazione che sta vivendo. La Juve, con la sconfitta di Bergamo, si trova al quarto posto e possiede la necessità assoluta di vincere la partita. Penso che a prendere il sopravvento saranno i bianconeri". Indimenticabili, tuttavia, i suoi anni in Emilia: "Sono stati degli anni meravigliosi, ancora a distanza di anni ricordo la spettacolarità di quegli incontri. Ci hanno definiti nemici, ma con Marcello c'è sempre stato un rapporto di affetto e di stima che continua anche in questo periodo. La Juventus era molto più forte di noi, l'organico era davvero straordinario e lo dimostra che ha vinto molto più di noi. A volte, però siamo riusciti a togliere questa grande differenza esistente, il Parma si era appena costruito e dopo di me è arrivato a grandi livelli con Thuram, Veron, Crespo e gli altri grandi calciatori sotto la guida di Ancelotti e Malesani. Lì avrebbe avuto la possibilità di vincere il campionato, ma non c'era più Scala e quindi non ce l'ha fatta (sorride ndr). Ovviamente è solo una battuta". Sonora, invece, la bocciatura della Superlega: "Senza nulla togliere alle tecnologie e alle nuove idee che vanno sempre portate avanti, ci può essere il modo per rivivere il calcio di anni fa. E il fatto che il Bayern non abbia accettato la dice lunga, è una società sana economicamente e non si è lasciato incantare da questo miraggio. Per me la Superlega non andrà molto lontano, magari partirà ma non si svilupperà mai completamente. E' come una bolla che si sgonfierà facilmente".


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