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Mantova, Prina: "Parma non così forte come credeva. Ha dei giocatori che a volte 'arbitrano' in campo"

di Vito Aulenti

L'allenatore del Mantova Luca Prina, intrattenutosi in sala stampa, ha presentato la sfida col Parma, cominciando però col chiarire quelllo che sta accadendo in casa biancorossa: "C'è grande unità d'intenti e consapevolezza del periodo che stiamo vivendo. Tutto quello che non riguarda il campo non ha influito sul nostro percorso. La società crede fortemente in quello che noi facciamo, ci ha dato ampia fiducia. I numeri non ci premiano, ma dalla nostra abbiamo degli uomini importantissimi. Siamo convinti che alla fine ci salveremo, continuiamo ad allenarci bene. Le prestazioni ci danno fiducia, ma secondo me dobbiamo migliorare sotto l'aspetto della malizia e della cattiveria. Al Tardini giocheremo con due classe 1994, un 1995 e un 1996: a volte si scordano queste cose, ma ci sono delle differenze di età importanti che talvolta penalizzano in termini di esperienza. Il Parma? L'ho visto dal vivo con la FeralpiSalò: è una squadra non ancora forte come credeva di essere. Sono molto abili sulle palle inattive, hanno struttura fisica e cattiveria. Hanno diversi giocatori con qualità sulle palle da fermo, in questo momento è la loro grandissima forza. Questo è un aspetto che potrebbe incidere sulla partita. Il Parma non ha un gioco molto fluido e pullito, ma sfrutta molto il lavoro delle punte. Sfruttano anche molto l'ambiente e l'esperienza di certi giocatori che delle volte 'arbitrano' in campo. C'è una situazione ambientale che con arbitri di Lega Pro non è facile da gestire. Sarà dunque una partita difficilissima sotto tutti i punti di vista, ma andremo a giocarcela. Tanto oggi né retrocediamo né ci salviamo".


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