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Grinta e voglia di riscatto: ecco chi può fare al caso del Parma

di Giuseppe Emanuele Frisone

Cosa serve al Parma per schiodarsi dall'ultimo posto? Di sicuro, con il mercato di gennaio, si proverà a ingaggiare qualche innesto un po' in tutti i reparti, per coprire quei buchi venutisi a creare dopo la sessione estiva di calciomercato. I nomi che per ora sono stati fatti lasciano intendere come intende lavorare la nuova proprietà: fermo restando che non sarà facile convincere i giocatori a sposare la causa di una squadra abbondantemente ultima in classifica, e quindi a forte rischio retrocessione, si pensa che verranno cercate soluzioni interne al campionato italiano, senza colpi esotici. Scelta saggia, visto che i giocatori stranieri hanno bisogno di tempo per adattarsi, e tempo per esperimenti, ormai, a Parma non ce n'è più. Si punterà quindi su giocatori di esperienza ma non "bolliti", sul loro temperamento e la loro voglia di riscatto. Emblematici, in questo senso, i nomi di Marco Borriello e di Hugo Armando Campagnaro, suggeriti ieri da Teleducato. L'idea, quindi, è di pescare negli esuberi delle grandi, facendo leva sulle qualità mentali oltre che su quelle tecniche dei giocatori: sarebbero operazioni intelligenti, che ricordano quando il Parma di Marino rilevò in prestito dalla Juventus Amauri, con il brasiliano che ben ripagò la piazza ducale segnando 7 reti in 11 partite.

Anche giocatori che conoscono bene il clima di Parma potrebbero fare al caso di Donadoni: in quest'ottica, eventuali cavalli di ritorno come Ezequiel Schelotto Walter Gargano non sarebbero assolutamente da disdegnare. Non minestre riscaldate, attenzione, bensì forze fresche in una squadra che ha perso il mordente dell'anno scorso. E' quindi fondamentale valutare l'aspetto psicologico e mentale dei nuovi arrivi: se il ritorno di Ishak Belfodil di quest'estate non ha pagato è stato, forse, proprio per una mancanza di autostima (calcistica, s'intende) dell'algerino, lontanissimo dalle prestazioni in maglia crociata di due anni fa.

Insomma, la ricetta per salvarsi è chiara: è vero, servono sì nuovi innesti per potenziare una rosa che tecnicamente ha perso molto rispetto all'anno scorso, ma non è l'unico aspetto. Serviranno soprattutto carattere, voglia di riscatto e desiderio di centrare l'impresa: l'atteggiamento mentale prima di tutto.


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