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Gravina: "A breve nuova proposta su quarantena di gruppo. Tifosi allo stadio? Lo spero"

di Vito Aulenti

Intervenuto sulle frequenze di Radio24 nel corso della trasmissione "Tutti Convocati", il presidente della FIGC Gabriele Gravina è tornato a parlare di algoritmo e quarantena di gruppo: "Il calcio non ha mai chiesto scorciatoie o sconti. Oggi esistono delle norme chiare, che consentono di poter continuare l'attività, isolando un atleta o un professionista dello staff, continuando gli allenamenti. Sappiamo che è prevista questa norma, l'auspicio è che a breve, una settimana prima dell'inizio dei tornei, quindi della Coppa Italia, si possa rivalutare: manderemo una nuova proposta, nella speranza che questa norma venga rivisitata. Oggi, teoricamente, ma probabilmente anche in pratica, crea grande ansia e preoccupazione. L'algoritmo? Mi dispiace che questa parola abbia dato l'idea di una sorta di pozione magica, che potesse stravolgere il merito sportivo. Invece, è semplicemente un procedimento sistematico di calcolo: è un metodo per arrivare a un prodotto che si chiama ponderazione delle classifiche. In realtà, non è altro che un modo per far sì che tutti siano alle stesse condizioni. Io non so se tra 3 o 4 giornate di campionato tutti avranno disputato le stesse gare: cosa vogliamo fare, cristallizzare la classifica e non tenere conto che qualcuno ha giocato meno ed è penalizzato? Io chiedo questo a chi si stupisce e grida allo scandalo per l'algoritmo. Gli inglesi lo stanno facendo: non è una media secca, ma tiene conto di tanti correttivi, quali partite in casa, fuori casa, gare da giocare, gol fatti e subiti, che diano un principio di equità a una classifica che deve essere ponderata. È una sorta di assicurazione sullo svolgimento del campionato, perché io sono convinto che, se tutti noi continueremo ad applicare le regole, dando anche una testimonianza civile e morale, che comunque spero ciascuno di noi abbia in sé, si dovrebbe arrivare alla fine senza ulteriori sussulti". 

Infine, il numero uno della Ferdercalcio si è soffermato sulla possibilità che possano tornare i tifosi allo stadio già nel corso del campionato 2019-2020: "È un auspicio, me lo auguro di cuore. Sto seguendo l'andamento della disponibilità all'interno dei teatri e delle arene per le manifestazioni culturali. È impensabile che, con tutte le precauzioni, in uno stadio da 60 o 80 mila posti, non ci possa essere una percentuale minima di persone. Mi auguro che anche così arrivi un segnale di speranza per il Paese, che ricompenserebbe tanti appassionati di calcio".


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