.

Gervinho: "Che bello far divertire la gente! Sono venuto a Parma per ottenere la salvezza"

di Mattia Bottazzi

Protagonista nell’ultima partita del Parma contro il Cagliari, ma anche dell’ultima giornata con il suo splendido gol, Gervinho ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, apparsa nell’edizione odierna, partendo proprio dal gol segnato sabato scorso: “Non ho pensato a nulla durante l’azione del gol. Il mio gioco è questo, velocità, fantasia e istinto. Quando ho visto la gente felice per il gol per me è stato il regalo più bello. Divertire chi viene a vedermi è il mio obiettivo, poi i tifosi mi hanno accolto benissimo. La gente ha sofferto tanto negli ultimi anni dopo il fallimento e la Serie D. Sono venuto qui perché il direttore sportivo Faggiano mi ha corteggiato per tanto tempo, mi ha fatto sentire importante e ora sta a me restituire l’affetto che ricevo ogni giorno. Dopo il gol ho pensato ai miei inizi in Costa d'Avorio, giocavamo scalzi e le scarpe ce le davano soltanto se superavamo dei test dopo tre anni di allenamento".

L'arrivo in Europa: "Poi sono arrivato in Belgio, all'inizio sentivo la nostalgia dell'Africa poi ho incontrato Rudi Garcia che per me è un secondo padre, con lui ho vinto campionato e Coppa di Francia nel 2011 a Lilla. A Roma, sempre con lui, sono stato benissimo, e ho giocato con Totti, il calciatore migliore degli ultimi trent'anni, ti mandava in porta con gli occhi. Episodio di razzismo in Europa League a Rotterdam? E' un argomento di cui non parlo volentieri. In Cina guadagnavo parecchio, per me il calcio non è solo divertimento ma anche lavoro, è stata un'esperienza diversa". 

Il ritorno in Italia: "Il Parma mi ha cercato e io ho accettato la destinazione, non è un problema per me lottare per la salvezza. Restare in Serie A per noi è come vincere lo Scudetto. Siamo un bel gruppo con una città intera che fa il tifo per poi. Con il mister c’è un bel rapporto, mi chiede tante cose e mi dà consigli. Sarà una guida sicura per andare lontano”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ