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FIGC, Tavecchio: "Serve qualità: non possiamo permetterci 102 squadre"

di Redazione ParmaLive

Carlo Tavecchio, presidente della FIGC, torna sull'attuale format del calcio professionistico italiano, composto da 20 club di Serie A, 22 di Serie B e 60 di Lega Pro. Ai microfoni de Il Sole 24 Ore, il numero uno del calcio italiano valuta così la saluta del movimento: "Non possiamo permetterci 102 squadre professionistiche. Sono il doppio che in altri Paesi. In questi anni abbiamo sentito tanti discorsi su crescita e sostenibilità, ma non si parla di qualità: è quella che fa crescere il mercato. Serve una specie di rating: se hai stadio, dirigenza, settore giovanile, capacità di indebitamento, incassi a breve compatibili, possibilità di fare mercato e impianto d'illuminazione, puoi giocare in Serie A. Altrimenti vai in un'altra categoria".


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