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Felix Correia, voto 5: ala a impatto zero, Iachini prova a trasformarlo in fluidificante

di Redazione ParmaLive

Il campionato di Serie B è finito ormai da una settimana e mentre impazzano le lotte playoff e playout, per il Parma è già il momento di bilanci: tutti avrebbero voluto farli con il naso all'insù, pensando a programmare il ritorno in Serie A, ma la stagione ha avuto esiti molto diversi rispetto alle attese e oggi ci si trova a pensare alla seconda annata in Serie B. Come ultimo atto di analisi della stagione appena passata, ecco le attese pagelle del campionato appena trascorso, da chi ha seguito la squadra crociata in ogni sua uscita. 

Aspettative tradite: il futuro non è a Parma, a meno di sorprese
Arrivato con il ruolo di 'ala di riserva', con possibilità però di avere tanto spazio nel modulo iperoffensivo di Maresca, ma anche con tante aspettative per effetto dell'esordio in Serie A e di un pedigree (Manchester City e Juventus) di tutto rispetto, il portoghese Felix Correia non può certo essere soddisfatto della propria stagione. Un po' per una collocazione tattica incerta, ma anche per lo spazio avuto con poca continuità, l'impatto dell'esterno di proprietà bianconera è stato lieve se non inesistente a tratti. Tanto che ad un certo punto Maresca lo aveva persino messo da parte, non convocandolo, e solo l'arrivo di Iachini ha rilanciato un pizzico la sua stagione a livello personale. La sua annata è comunque da considerarsi insufficiente, seppur con le attenuanti di cui sopra.

VOTO 5

L’apice: 70 ottimi minuti col Monza, pur senza incidere davanti
La gara migliora della sua annata, a nostro parere, è stata quella esterna a Monza, una delle quattro in cui è sceso in campo da titolare. Sempre attento, mai superato in modo netto dal diretto avversario Molina, diede l'impressione di dedicarsi moltissimo alla fase difensiva e poco a quella d'offesa, risultando un po' includente davanti ma comunque efficace nel complesso. 

Il punto più basso: con il Brescia 20 minuti e 3 palloni toccati
La caratteristica della sua seconda parte di stagione, quella vissuta con Iachini in panchina per capirci, è stata la scarsa o nulla incisività da subentrante: Iachini spesso lo inseriva per cambiare sorti alla gara, missione che al portoghese però non è mai riuscita. Esempio perfetto ne è la sfida di Brescia, quando toccò tre palloni senza riuscire a combinare granché. 

I numeri
21 presenze (4 da titolare), 557 minuti giocati. Un cartellino gialli, nessun gol o assist. 


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