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Abete: “Esclusione da Europa League un campanello d'allarme, ma i controlli sono stati fatti”

di Michele Bugari

Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex presidente della FIGC Giancarlo Abete, ha voluto precisare il ruolo della Covisoc e della Federazione in relazione alla situazione del Parma, in particolare per quanto riguarda i controlli e l’iscrizione della società crociata all’attuale campionato: “L’organo di controllo federale, in questo caso la Covisoc, si muove ai fini del parere positivo all’iscrizione ai campionati sulla base delle normative vigenti in totale autonomia, senza alcun ruolo previsto per il Consiglio federale che interviene solo in presenza di pareri negativi. La mancata iscrizione del Parma in Europa League è stato un campanello d'allarme, se la Covisoc avesse scritto nella relazione che il Parma non andava iscritto, il Consiglio federale, che ha sempre rispettato il lavoro della Covisoc, ne avrebbe preso atto”.

Pur ammettendo che “le norme dovrebbero essere più incisive e più rigorose”, Abete ha poi proseguito dicendo comunque che “i controlli sul Parma sono stati fatti; la crisi va risolta per evitare una figuraccia. Per il Parma va fatto l'impossibile, con ogni sforzo necessario. Bisogna far proseguire il campionato ai ducali sia per garantire una conclusione naturale della stagione sia per non avere ulteriori danni d'immagine”.


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