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Zazzaroni: "Mourinho va punito con severità, ha fatto una cosa che non si deve fare"

di Redazione ParmaLive

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, nel suo editoriale ha affrontato anche la questione legata a José Mourinho e alle dichiarazioni rilasciate prima della sfida contro il Sassuolo: "Di pietre ancora libere ne sono rimaste poche e quelle poche potranno essere scagliate contro Mourinho non appena si conoscerà la sentenza del tribunale del pallone. Ha fatto una cosa che non si deve fare e che il calcio delle vergini, delle mille ipocrisie e delle regole costantemente infrante non può proprio tollerare. Ha terrorizzato preventivamente un arbitro, il trentunenne Matteo Marcenaro e ha sputtanato un avversario, Mimmo Berardi".

Zazzaroni ha poi proseguito: "In sostanza ha detto ciò che pensa prima di una partita e non dopo. Se avesse atteso la fine sarebbe stato ugualmente censurato, deferito e squalificato. Perché lui è il rompipalle Mourinho ed è nato recidivo. Poco importa che Marcenaro abbia diretto serenamente l’incontro col Sassuolo dimostrando di avere un po’ di palle (la Roma ha vinto grazie a un rigore netto, un’espulsione non vista dallo stesso Marcenaro e un clamoroso autogol: zeru condizionamenti). Il nostro calcio non può permettersi il Grillinho parlante: ha accusato il Marce di scarsa stabilità emozionale e deve essere punito con severità".


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