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Rassegna stampa - Maran: "Col Parma servirà una partita di altissimo livello"

di Nico D'Agostino

Rolando Maran ha parlato ieri in conferenza stampa alla vigilia della sfida al Parma, una gara che affronterà con una lunghissima lista di infortuni: "In questo momento abbiamo tanti indisponibili, bisogna essere forti e affrontare le cose di petto. Bisogna agire da uomini e affrontare il momento tutti insieme. Cerri si è fermato anche oggi, Romagna lo convoco ma difficilmente sarà utilizzabile. Bradaric ha aggiunto una settimana di lavoro, non è al top della condizione ma sta crescendo. Il problema degli infortuni è che devi sempre considerare il tempo per il recupero della condizione dopo che la botta è assorbita. In campo dobbiamo avere meno paura, essere più sfrontati. Quando dico di prendere le cose di petto intendo quello, dare il massimo senza paure o ansie. Dobbiamo ritrovare quelle prestazioni che avevano emozionato i nostri tifosi. Dobbiamo scrollarci di dosso le paure e compattarci. Il Parma ha vinto più in trasferta che in casa, la dice lunga sulle caratteristiche di una squadra che parte col baricentro basso e ti attacca in contropiede. Noi dobbiamo attaccare e difendere in undici, col coltello fra i denti, sapendo che ogni pallone è importante. Serve una partita di altissimo livello. Per la voglia che abbiamo dentro può diventare una gara complicata, dovremo essere bravi a leggere le fasi e le transizioni. Concedere troppe ripartenze al Parma sarebbe pericoloso, dobbiamo portare il fuoco in campo ma gestendolo accuratamente. Ho rivisto la gara dell’andata tante volte, dobbiamo fare tesoro degli errori pur sapendo che loro hanno giocatori forti: dobbiamo avere iniziativa e nessuna paura. La testa è quello su cui dobbiamo puntare, in settimana i ragazzi si preparano al meglio ma poi si sciolgono al primo episodio negativo: dobbiamo evitarlo, è una questione mentale. Il modulo? In questo periodo ne abbiamo alternati diversi, non è l’abito che conta ma la mentalità. Ci sarà da soffrire e ci sarà uno stadio che attacca e difende con noi, dobbiamo saperlo e mettercela tutta. Tutti dobbiamo prendere coscienza del momento della squadra. Le assenze non sono un alibi ma qualcosa da tenere a mente per superare il momento. Noi siamo i primi a dover dare segnali importanti, se lo facciamo la gente ci sosterrà. Se come allenatore non mi sentissi responsabile della squadra dovrei strappare il patentino. Dobbiamo fare di più tutti, sono successe tante cose che hanno falcidiato il nostro percorso e ora sta a noi dare di più".

 


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