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Rassegna stampa - Lucarelli: "Sogno la Serie B. Il fallimento un epilogo terribile per la società"

di Mattia Bottazzi

Alessandro Lucarelli, a Tuttosport, ha ribadito la volontà di voler continuare a giocare nel Parma. Inoltre, ha parlato di questa bellissima risalita: "Vorrei completare l'opera tornando in Serie A, ho 40 anni e il contratto in scadenza, presto parlerò con la società per il mio futuro. Il discorso che ho fatto sabato è passato, spero di farne un altro così l'anno prossimo. Nel 2015 fu una stagione bruttissima, tutto iniziò con la licenza UEFA non concessa, ma ci dicevano che era tutto tranquillo e che era solo un intoppo burocratico, ma la società non aveva i soldi per pagare quei 300.000 euro. Intanto la classifica peggiorava e tirava una brutta aria. Poi arrivò Manenti, ma dopo un mese venne arrestato. E dopo poco arrivò il fallimento e la retrocessione, non in Serie B ma in Serie D. E' stato difficile adattarsi ma il senso di appartenenza ci ha permesso di risalire la corrente, è stato un percorso lungo e sofferto. A novembre gli addii di Scala, Minotti e Apolloni mi sono dispiaciuti dal punto di vista umano, ma il nostro punto di riferimento era il presidente Ferrari. Poi è arrivato D'Aversa, uno tosto. La vittoria nel derby ci ha permesso di affrontare i playoff nel migliore dei modi".


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