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Morellini: "Parma al top tra qualche settimana. Per D'Aversa è importante l'alta intensità"

di Vito Aulenti

Intervenuto in conferenza stampa, il neo preparatore atletico del Parma Luca Morellini ha parlato del ritiro invernale cominciato da qualche giorno con la squadra crociata a Collecchio: "Siamo in ritiro, tutta la squadra è assieme. Abbiamo predisposto un paio di sedute doppie, ci sarà un leggero incremento del lavoro rispetto al solito. Insomma, abbiamo la possibilità di programmare meglio il lavoro. Il nostro inizio è stato un po' particolare, perché non conoscevamo bene i giocatori e ci siamo dovuti mettere d'impegno: è stato un mese in apnea, abbiamo cercato di colmare qualche limite che c'era. Direi che la nostra mini-preparazione è cominciata nel giorno in cui siamo arrivati".

Come avete trovato la squadra?
"Meno peggio di quello che ci era stato detto. I giocatori avevano una discreta tenuta, magari non esagerata sotto l'aspetto dell'intensità. Ci siamo concentrati su questo, ma anche sulla ricerca della velocità e della brillantezza. Forse, sotto questo aspetto, qualcosa è imputabile alle caratteristiche della squadra, nel senso che ci sono dei giocatori che hanno la loro caratteristica principale nella forza: forse mancava loro qualcosa a livello di brillantezza. Si può lavorare su questa caratteristica, ma non è che ci si possa aspettare grandissimi miglioramenti".

A che Parma state pensando dal punto di vista fisico?
"Stiamo pensando ad un Parma che possa crescere. Crediamo ci voglia ancora qualche altra settimana per ottenere il massimo da questa squadra. Vogliamo una squadra che possa tenere alta l'intensità per tutta la partita, ma anche per tutto il campionato".

Che test state effettuando?
"Molto classici, ma non li abbiamo ancora fatti, perché ci teniamo prima a lavorare un pochettino. Valuteremo la forza e la resistenza dei ragazzi, nonché le loro qualità aerobiche".

Il derby è stata una gara particolare per lei:
"Guardi, io sono nato in provincia di Reggio Emilia, nel paese di Ancelotti. Sono tifoso della Reggiana, lo sono sempre stato, ma a differenza di molti tifosi che conosco, non ho mai provato astio nei confronti del Parma, perché sono nato col mito di Carlo Ancelotti. Ho sempre guardato al Parma con molta simpatia. Poi quando fai questo lavoro diventa tutto anestetizzato, bisogna essere professionali. Tifo per tutte le squadre in cui ho lavorato".

Che cosa vi chiede D'Aversa?
"Sicuramente vuole che i giocatori siano pronti a sostenere una partita intera senza troppe pause. L'alta intensità per lui è importante. E' un allenatore che responsabilizza e pungola molto, vuole che i suoi collaboratori siano sempre sul pezzo. A noi chiede tanto, ma siamo felici di questo: avere uno che ti tiene sempre sul pezzo ti fa sentire apprezzato. Per noi è importante".


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