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LIVE! Pecchia: "La città di Parma deve essere orgogliosa di questi ragazzi. Se non mi cacciano, resto"

di Alessandro Tedeschi

23.35 - Termina qui la conferenza stampa, grazie per averci seguito.

Come ha accolto il finale Krause?
"Ci siamo visti fino all'inizio della gara, poi non l'ho visto alla fine. In questi giorni sicuramente ci incontreremo".

Da qui si riparte per l'anno prossimo?
"Per me sarà ancora più semplice. Tutto viene agevolato nella costruzione, poi ci sono gli interventi del club, del mercato. Ma questo è un discorso poco attuale".

Siete arrivati nella final four, con la stessa squadra dell'anno scorso più Estevez:
"Per costruire le squadre serve tempo. Abbiamo fatto il doppio delle vittorie dell'anno scorso. Vincere e riproporsi, questo è costruire una mentalità vincente. Siamo una squadra giovanissima e con diverse culture. Questa è la cultura del club e io lo sapevo, ma richiede tempo. Grande soddisfazione nel vedere Circati oggi, ma anche Camara o Bonny".

Il Parma ha fatto un po' fatica a trovare il gol: 
"Questa squadra ha trovato un equilibrio negli ultimi due mesi e mezzo. Quando non si trova la via del gol, dire che manca una punta è riduttivo per tutto quello che è stato fatto. Se Circati non si fosse fatto male avrei messo un'altra punta, ma non c'è stato modo".

Era rigore su Sohm?
"Io l'ho vista adesso in televisione, l'ho vista come Orsato".

Cos'hai pensato a fine gara?
"Mi ritorna la partita di Cagliari. Ci abbiamo creduto fino alla fine".

Come si riparte?
"Ora c'è voglia di stare a casa con la famiglia. Brucia tanto, ma poi si trovano le energie per ripartire. C'è un club forte, una struttura in grado di ripartire con entusiasmo. C'è amarezza, delusione, ma si può costruire un percorso importante. La città di Parma deve essere orgogliosa".

Rigiocherebbe il secondo tempo di Cagliari?
"Insistete su questo. Il primo tempo è stata una goduria, e nel secondo tempo abbiamo fatto quello che dovevamo fare, senza subire nulla. Il Cagliari l'ha ribaltata ed è tutto".

NIente cambi all'intervallo:
"Volevo vedere come avrebbe reagito il Cagliari a inizio ripresa. Il cambio di Circati ha un po' complicato la strategia della gara".

Il colpo di genio è mancato:
"Sì, per vincere serve qualità. Sia quando sono aperte che quando sono chiuse. Credo che Man a sinistra abbia trovato più spazio. Poi Bonny e Camara sono entrati bene, serviva qualcosa per rompere l'equilibrio. Mihaila forse poteva dare qualcosa in più a livello tecnico, ma non è semplice entrare così".

Resta?
"Se non mi caccia il presidente io credo che sarò qui".

Raro vedere tifosi e squadra insieme dopo una sconfitta:
"Questo è uno spot per il calcio. Credo che vada bene per tutto il mondo calcistico questo messaggio. E' stata una gran bella cosa, tutto, dall'inizio alla fine. Poi brucia l'aspetto sportivo e ce lo porteremo dietro. Ma questo deve essere uno stimolo".

Squadra un po' contratta all'inizio:
"Dall'altra parte c'era una squadra che poteva gestire il vantaggio, ma nel secondo tempo non hanno tenuto il nostro ritmo. Un pizzico di buonasorte in più avrebbe aiutato, tra Bonny e Zanimacchia. C'è grande dispiacere e amarezza"

23.20 - Prende la parola il tecnico crociato: "Voglio parlare dei miei ragazzi, sono orgoglioso di loro. La città deve essere orgogliosa di questo gruppo. Tutti avremmo voluto un esito diverso, ma il percorso di quest'anno è stato straordinario. Vedere il Tardini così è stato bellissimo, un clima di affetto e partecipazione. Abbiamo giocato fino all'ultimo contro una squadra forte. 180 minuti giocati con personalità e voglia di fare, anche nei momenti in cui dovevamo soffrire. La situazione di Bonny crea grande dispiacere, ha strozzato in gola l'urlo"

22.50 - Termina qui la stagione del Parma, con uno zero a zero interno contro il Cagliari che regala il passaggio del turno ai sardi. Tante le emozioni vissute questa sera al Tardini, pienissimo e carichissimo, con i giocatori a lungo sotto la curva al termine della gara, con diversi giocatori in lacrime. Prenderà la parola tra pochi minuti mister Fabio Pecchia, per tracciare un bilancio finale, che lascia tanto rammarico.

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