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Ghirardi: "Per me l'operazione è chiusa, se dovesse cambiare qualcosa cercherò altri acquirenti"

di Leonardo Fenici

Durante la trasmissione "Palla in Tribuna" in onda su RadioParma è intervenuto il presidente uscente Tommaso Ghirardi per provare a fare chiarezza sulla particolare situazione che si è creata attorno alla cessione del club ducale: "Voglio fare una precisazione sulla conferenza stampa di oggi: è stata organizzata da coloro i quali hanno perfezionato un accordo avente ad oggetto la cessione delle azioni di Eventi Sportivi. Questi signori erano presenti presso il notaio a Brescia martedì scorso e mi hanno confermato ieri sera la loro volontà di onorare gli accordi presi. Hanno convocato la conferenza per presentare ai tifosi e alla stampa il nuovo organigramma composto dal signor Doca presidente, dall'avvocato Giordano vicepresidente e da Pietro Leonardi direttore generale. Questo comunicato è stato accordato davanti al notaio Posio il quale ha l'originale di questa scrittura fatta e sottoscritta. Dopodiché, nella giornata di ieri, per motivi a me sconosciuti ma che non intendo contestare, il signor Doca ha deciso di cambiare la sua posizione: aspetto che risolva con i suoi azionisti. Personalmente sono stato informato dagli azionisti stessi e non dal signor Doca. Io posso solo confermare la mia buona fede in questa trattativa che sto portando avanti da più di sessanta giorni e non posso che aspettare questa conferenza delle 18:00, conferenza in cui io non sono mai stato invitato. E' stata una scelta della nuova società. Il passaggio delle quote è stato concluso, nel momento in cui mi verrà detto che questa operazione non sarà più possibile da portare avanti state pur tranquilli che la conferenza stampa la convocherò io, con il notaio ed i miei avvocati, e verrà spiegata tutta la situazione. Non ci sono segreti e falsità, Tommaso Ghirardi è sempre stato e sarà sempre una persona seria, posso capire i dubbi dei tifosi dopo tutto quello che hanno sentito, con conferenze rimandate e dichiarazioni che continuano ad alternarsi. Io ho solamente portato avanti la trattativa con un gruppo importante del panorama europeo e son convinto di aver fatto qualcosa di importante per il club. Se questi signori non manterranno gli accordi presi io mi difenderò e spiegherò a tutti i passi fatti nella trattativa".

C'è Taci dietro questa operazione?
"Non posso confermare l'identità di queste persone anche se per me sarebbe molto più facile, visto che mi verrebbero tolte le responsabilità che mi hanno portato a situazioni sgradevoli. Nel momento in cui questa parte dovesse fare marcia indietro, io chinerò la schiena e lavorerò per il bene del Parma, non lascerò questa società allo sbaraglio. Capisco le incertezze dei tifosi, sarei arrabbiato allo stesso modo al loro posto. Ci sono giornali che non aiutano la nostra situazione sparando bombe sul Parma Calcio. Non sono mai scappato, sono qua e sto analizzando in prima persona tutte le situazioni, mi dispiace per i tifosi, sto cercando di riacquisire la fiducia attraverso un acquirente, che pensavo di aver trovato, che dia continuità al club. Le capacità economiche di queste persone sono in grando di darla al Parma, ma se si tireranno indietro cercheremo altri investitori che insieme a noi o senza, portino avanti questa società. Quello che posso garantire è che non ci saranno fallimenti e che non lascerò la squadra a farabutti".

Come si spiega la marcia indietro di Doca?
"Io non ho trattato con Pietro Doca, chi può pensare che questo signore, comunque molto cortese e educato, possa comprare una società di Serie A? E' chiaro che rappresenta una cordata a livello europeo che ha delle grosse possibilità. Lui è un professionista, persona di fiducia degli imprenditori. Io sto vivendo un incubo, il Parma fa parte della mia vita, ci ho messo anima e corpo con denaro e tanta passione. Credo di aver fatto qualcosa di buono, non posso essere diventato in due mesi un delinquente che ruba soldi al Parma. Giustifico solo i tifosi, hanno ragione ad essere incazzati, la cosa che mi dà più fastidio è la non chiarezza nei loro confronti e spero con questo intervento di aver reso le cose più trasparenti. In questi otto anni credo di aver fatto capire umanamente e moralmente che persona sono".

Come mai Leonardi è rimasto in società?
"La scelta di mantenere in società Leonardi la trovo logica, è normale che la nuova proprietà voglia avere vicino una persona che ha seguito fino ad oggi le vicende societarie. Gli auguro di fare un ottimo lavoro. Anche io quando sono arrivato a Parma ho mantenuto la struttura che c'era per poi cambiarla nel tempo. Mi è stato chiesto di restare in società ma trovo giusto dare un taglio al passato e guardare al futuro, più di questo non so che fare".

Se l'operazione non dovesse concretizzarsi, ci sarebbe davvero il rischio fallimento?
"Non voglio sentire più parlare di fallimento, da quando sono uscite fuori queste informazioni gli istituti bancari non ci hanno dato più fiducia, gli sponsor si sono allontanati, è una situazione drammatica. La società ha un patrimonio importante, ha un centro sportivo che in pochi hanno. Nel gennaio dell'anno scorso è stata fatta una approvazione del bilancio a giugno 2013, da quel momento non sono stati sollevati dubbi fino al settembre del 2014, adesso se la società non verrà ceduta il sottoscritto insieme ai soci farà una aprrovazione del bilancio non più tardi di gennaio. Una volta approvato, ci sarà una copertura delle perdite e verrà fatta un'analisi dettagliata di quello che è l'indebitamento e verrà pubblicato dal bilancio. Perciò non parliamo di cifre casuali, state tranquilli che il bilancio 2013/14 verrà approvato, verranno coperte le perdite con i finanziamenti soci o con un aumento di capitale o con le riserve, e verrà fatta una situazione patrimoniale chiara e limpida per poi essere depositata alla Camera di Commercio. Perciò tutti potranno avere accesso alla nostra situazione. Chi poi vorrà confrontarla con gli altri club di Serie A potrà tranquillamente farlo, sono convinto che ci saranno almeno 8-9 club che sono messi peggio di noi".

Qual è il momento più bello e quale quello più brutto della sua avventura a Parma?
"Il momento più bello al Parma è stata la conquista sul campo della Coppa Uefa, il più brutto quello in cui ce l'hanno rubata. Io lo ribadisco, questa è stata una rapina che ha pesato gravemente sulla situazione economica di oggi, lo dirò per sempre. E' stata un'ingiustizia vergognosa".


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