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Faggiano: "Mi aspetto regole uniformi per Kulu & C. Mercato? Ho bloccato un calciatore straniero"

di Vito Aulenti

Intervenuto ai microfoni Sky, il direttore sportivo del Parma Daniele Faggiano ha parlato di come l'emergenza Coronavirus cambierà il calcio e, nello specifico, il mercato: "Il lavoro sostanzialmente rimarrà lo stesso, ma forse cambierà qualcosa a livello economico per le società, cambieranno i progetti: bisogna inventarsi qualcosa e fare le squadre in base ai bilanci. In ogni caso le grandi continueranno a fare le grandi e le picole dovranno arrangiarsi attraverso idee".

I rapporti di forza rimarranno gli stessi?
"Il divario tra i primi 5-6 club e gli altri è già tanto, non penso varierà ulteriormente. Credo e spero ci sarà più amicizia tra le parti, magari con più prestiti. Le piccole non potranno spendere ciò che hanno speso fino ad ora. Il mercato cambierà, ma al ribasso. E non solo per il Parma".

Come vorresti il calciomercato che sta per arrivare?
"Si è parlato negli anni di un campionato a 18 squadre, ora sento parlare di 22. Ogni anno tra noi operatori si dice che il periodo di calciomercato estivo è troppo lungo, ora si sente parlare di 4-5 mesi. Secondo me si parla tanto per parlare, vorrei delle cose giuste: in questa maniera, per arrivare agli obiettivi ci vorrà più tempo".

Quindi secondo te è inutile il mercato lungo?
"Tutto potrebbe essere d'aiuto, dipende da come si prende. Adesso è inutile parlare di date o periodi di calciomercato visto che non sappiamo ancora se giocheremo o meno. Innanzitutto bisogna capire se si continua o no. Poi, se si dovesse continuare, bisognerà vedere se i giocatori in scadenza potranno continuare a giocare con noi fino alla fine del campionato".

Dovrai convincere Kulusevski a restare.
"Non devo convincerlo io. Devono esserci delle regole, perché tanto il problema ce l'hanno tutte in Italia. Avere delle regole uniformi credo sia il minimo".

L'accordo individuale, però, dovrai per forza trovarlo.
"Questo è il problema: perché dovrei trovare un accordo individuale se la stagione non è ancora finita? Giustamente la Juventus, che ha investito tanto per accaparrarsi il suo cartellino, potrebbe dire a Kulusevski di non giocare più. Perché lui dovrebbe giocare per il Parma con la paura di farsi male? Onde evitare tutto ciò si dovrebbe fare qualcosa in più, si dovrebbe avere delle regole chiare uguali per tutte. Penso a chi ha 15-16 prestiti, dalla A alla C".

Con i tuoi giocatori che sono in prestito in B e in C come pensi di comportarti?
"Io non ci sto pensando, sinceramente. Io penso che se dovessimo ricominciare dovrebbero giocare nelle squadre in cui sono ora".

Come stai trascorrendo questi giorni?
"Manca il campo, e il rapporto umano col mister e la squadra. Anche quello coi procuratori: fare una trattativa al telefono non è il massimo. In ogni caso sento il mio staff continuamente, ci aggiorniamo e ci confrontiamo su diversi giocatori: valutiamo un po' di sorprese, come ad esempio qualche calciatore non conosciutissimo o magari qualcuno che non ha continuato la carriera come l'aveva iniziata. Cerchiamo di riprenderlo".

Tu pensi ancora che una trattativa possa saltare perché viene fatta scoprire dai giornalisti?
"No, io penso solo una cosa: che mi rubano l'idea. L'ho fatto anch'io in passato, non lo nascondo".

Secondo te, in futuro sarà più facile prendere qualcuno in prestito dalle big o rilanciare qualche giocatore?
"Adesso penso sia più facile prendere giocatori in prestito dalle big, perché il calcio farà uscire noi medio-piccole con le ossa rotta. Noi abbiamo rinunciato a una parte dello stipendio, ma la notizia è passata un po' in secondo piano e questo mi dispiace. Ma non per me, bensì per i miei giocatori".

E' stata una trattativa facile quella relativa al taglio degli stipendi?
"Togliere dei soldi non è mai facile, ma noi lo abbiamo fatto per aiutare la società a respirare. Non posso nascondere che molti procuratori ci hanno aiutato".

Cambiano le ambizioni del Parma alla luce di questa emergenza?
"Io costruisco la squadra per arrivare all'obiettivo. Se la società mi dicesse di far giocare i giovani perché non c'è il problema-classifica, mi comporterei in un modo. Se invece mi dicono che mi devo salvare, prendo di nuovo tutta la vita Bruno Alves e Gervinho. L'obiettivo rimane la salvezza".

Sarà più difficile trattenere i big?
"Non sarà semplice, perché noi abbiamo giocatori importanti che fanno gola anche a big: penso a Kucka e Kurtic. Kuco è sempre stato un mio pallino, volevo portarlo anche a Palermo quando l'ho visto a Lubiana: lo dissi subito a Zamparini, ma poi non lo prenderemmo più".

Cosa pensi delle realtà a rischio sparizione nelle serie inferiori?
"Secondo me ci nascondiamo tutti dietro a un dito. Anche senza Coronavirus, diverse società hanno avuto dei problemi. Bisogna parlare chiaro all'inizio dell'anno, ci devono essere controlli. Quando si parla di queste cose mi arrabbio, non bisogna aspettare le pandemie per cambiare le cose. Secondo me dovremmo cambiare ma a bocce ferme, senza farci prendere da questo momento. Se ne parla da sempre, ma si fa poco".

Hai già preso un calciatore per il Parma?
"Ci sto lavorando (ride, ndr). Non vi nascondo però che devo aspettare, perché dobbiamo guardare prima budget e bilancio. Ora è tutto fermo"

Quindi lo hai bloccato ma non sai se puoi prenderlo?
"Sì, vorrei chiudere anche per altri".

Questo giocatore è straniero o italiano?
"Straniero".

Dicci un aggettivo per definire il mercato che verrà.
"Niente aggettivi. Dico solo che ho una gran voglia di ricominciare. Noi nel calcio siamo bravi: ci rimboccheremo le maniche".


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