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Carli: "Ci abbiamo provato per Scamacca, ma volevano 20 milioni. Krause vuole solo giocatori di proprietà"

di Niccolò Pasta

Perché il Parma ha acquistato solo stranieri nell'ultimo mercato (fatta eccezione per lo sfortunato Hans Nicolussi Caviglia)? Questa è una delle domande che abbiamo posto a Marcello Carli, direttore sportivo del Parma, nel corso della nostra chiacchierata in questi giorni di festa. E il direttore ci ha risposto così come segue, raccontandoci in breve il mercato dei giovani italiani (o ragazzi stranieri cresciuti in Italia), che è meno conveniente del mercato estero: "Cambiando proprietà, il presidente Krause, con un’idea diversa, ci ha detto che voleva investimenti su giocatori di proprietà, e infatti così abbiamo fatto. Questo tipo di giocatori, in Italia, non li trovi. Se vai all’Atalanta e chiedi Traoré ti chiedono trenta milioni, e infatti lo hanno venduto a trenta milioni. Se il Parma ha preso Kulusevski solo in prestito l'anno scorso è perché l’Atalanta lo avrebbe sì venduto, ma a quaranta milioni. Si poteva prendere a quaranta milioni? No, e infatti lo hanno preso in prestito. Se ci fosse stato un italiano pronto lo avremmo preso. Abbiamo provato a prendere Scamacca ma il Sassuolo chiedeva venti milioni, tant’è che il Genoa lo ha preso in prestito secco. Noi queste operazioni non le facciamo, al presidente non piacciono e ciò va a vantaggio suo, e quindi non siamo andati su questi giocatori”.

 - Rileggi la prima parte dell'intervista di ParmaLive a Marcello Carli -
- Rileggi la seconda seconda parte dell'intervista di ParmaLive a Marcello Carli -


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