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Calaiò incredulo: "Tre messaggi innocui, stupidi e scherzosi senza secondi fini"

di Sebastian Donzella

Emanuele Calaiò continua a difendersi in un caso che continua ad assumere sempre più i contorni dell'incredibile, vista la maxi-richiesta di squalifica da parte della Procura Federale per l'Arciere e quella di rimanere in B per il Parma: “Ho passato un’estate d’inferno. Non mi aspettavo di arrivare qui davanti a voi per tre messaggi innocui, stupidi e scherzosi che non avevano secondo fine. Non ho mai pensato di alleggerire la posizione dei miei compagni o alterare il risultato della partita. Io queste cose non le faccio, sono una persona pulita e corretta e mi dispiace che non ci siano qui lo Spezia e i miei ex compagni a testimoniare che sono sempre stato un esempio per i giovani. Non voglio finire la carriera per situazioni che non mi appartengono”, le parole raccolte da SportMediaset.it.


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